Part-time anche per i frontalieri

È una delle novità previste dalla riforma del lavoro appena approvata in Consiglio grande e generale

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"Nell’articolo 18 si introduce la possibilità di assumere a tempo

parziale tutti i lavoratori, correggendo la discriminazione oggi presente per i frontalieri". Questa è soltanto una delle novità presenti nella riforma del lavoro appena provata in Consiglio grande e generale con 26 voti a favore, 4 contrari e 9 astenuti. Introdotte nuove disposizioni per la regolamentazione dell’attività lavorativa per i pensionati, per i soci e amministratori delle società, per i famigliari, per i minori e anche per i caregiver. "A seguito degli ultimi incontri con le parti datoriali e sindacali – ha detto in Consiglio grande e generale il segretario di Stato al Lavoro, Teodoro Lonfernini illustrando le modifiche intercorse tra prima e seconda lettura e in Commissione – si è deciso di andare incontro alla volontà espressa di rimandare importati tematiche: tempo determinato, lavoro interinale e distacchi". Sui tre punti infatti, che erano stati inseriti in prima lettura, si rinvia a un accordo successivo con sindacati e categorie. "Questo perché – motiva il ministro sammarinese – in un determinato momento di rinnovi contrattuali non si è voluto introdurre motivi di tensione sociali". C’è comunque l’impegno di portare avanti le proposte sui questi temi: "La discussione sarà rimandata al 30 giugno 2023 – assicura il Segretario Lonfernini – prevedendo una delega con l’obiettivo di trovare un accordo sociale tripartito".

E’ proprio questo rinvio a decreti su proposte caratterizzanti del progetto di legge che porta l’opposizione a definirlo "non una riforma, ma un rimando continuo ai tavoli di confronto", sostiene Guerrino Zanotti di Libera. Anche per Andrea Zafferani di Repubblica Futura "è una riforma – spiega in aula – che non può essere definita in alcun modo riforma, non c’è quasi niente di rilevante". Di parere decisamente contrario Michela Pelliccioni di Domani Motus Liberi: "Ritengo questa una riforma importante", e sul rinvio di tre tematiche-chiave, "non l’ho trovato controproducente – spiega – Bisogna capire il momento storico e le sue difficoltà. Il non acuire la tensione sociale è importante per portare a casa il miglior risultato possibile". Con il voto finale, il pdl ‘Riforme delle norme relative all’occupazione’ viene infine approvato a maggioranza.