Parte la conta dei danni Cento sfollati in provincia "Molti torneranno a casa nelle prossime ore"

Oggi scuole aperte, nuova allerta meteo per le condizioni dei fiumi. Il prefetto: "Chiesta la calamità naturale, governo e regione ci aiuteranno".

Parte la conta dei danni  Cento sfollati in provincia  "Molti torneranno a casa  nelle prossime ore"

Parte la conta dei danni Cento sfollati in provincia "Molti torneranno a casa nelle prossime ore"

di Manuel Spadazzi

L’emergenza non è ancora finita, ma la situazione sta tornando alla normalità anche nel Riminese. A partire dalle scuole: oggi riprenderanno regolarmente le lezioni. i sindaci hanno completato le verifiche negli edifici, e nel vertice di ieri con la prefettura hanno assicurato massimo impegno per riaprire le scuole. Da oggi si torna sui banchi. Pure a Riccione, dove i tecnici – durante i sopralluoghi – hanno trovato acqua in poche aule, in una palestra e in tre scantinati: situazioni già risolte. In diversi comuni della Valmarecchia permangono forti criticità sulle strade a causa di frane e smottamenti, che potrebbero causare problemi ai trasporti scolastici.

Per quanto riguarda la situazione gli sfollati, "siamo arrivati ieri mattina a un centinaio di persone – fa il punto il prefetto, Maria Rosa Padovano – di cui 72 a Santarcangelo (evacuate nella notte tra martedì e ieri, a causa della piena del fiume Uso), altre tra Casteldelci, Maiolo, San Leo e in altri comuni. Sono state tutte ospitate da familiari e amici, già nelle prossime ore molte di loro rientreranno a casa". Per questo "al momento non occorre allestire dei centri di accoglienza". Tra gli sfollati anche operatori e ospiti di una casa famiglia della Papa Giovanni XXIII a Rimini: sono stati tutti trasferiti alla colonia Stella Maris (sempre gestita dall’associazione). Un altro fronte ’caldo’ è quello delle strade. "In molte è stata ripristinata la regolare viabilità – continua il prefetto – Restano i problemi in ’autostrada e su alcune arterie". Tra cui il tratto della Statale 16 all’incrocio con la via Emilia. Il Marecchia resta ’osservato speciale’, ma in generale la situazione di fiumi e torrenti nel Riminese "è in netto miglioramento e si registra un notevole abbassamento dei corsi d’acqua".

Per la conta dei danni, "che sono ingenti, servirà tempo – conclude il prefetto – Siamo tuttora concentrati sulle emergenze". Ma ieri durante il vertice (in videoconferenza) con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il presidente della Regione Stefano Bonaccini "abbiamo avuto – spiega ancora il prefetto – ampie rassicurazioni. L’attenzione al territorio sarà altissima. Dopo aver messo in sicurezza persone e cose si procederà con la quantificazione dei danni e il governo sarà assolutamente al nostro fianco perché si possa rimediare a quanto accaduto". Verrà chiesto lo stato di calamità naturale per la Romagna, "ma la procedura – spiega il prefetto – è ancora aperta".

L’ondata di maltempo sta mettendo in difficoltà anche la rete idrica. A Rimini, per le condizioni del fiume Marecchia, la centrale Dario Campana "rischia l’allagamento e lo stop: nel caso – spiega il presidente di Romagna acqua Tonino Bernabè – l’erogazione di acqua sarà compensata da altre fonti e dall’acquedotto della Romagna". Problemi anche a Morciano, a causa della situazione del fiume Conca, a Montescudo (acqua torbida) e Verucchio, dove l’impianto rischia di essere fermato per il Marecchia.