Pasolini, un segreto fra misteri e pregiudizi

La recensione dello studente Nicolò Bucci dello spettacolo di Carlo Lucarelli, in scena al teatro della Regina di Cattolica

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Giovedì scorso al Teatro della Regina a Cattolica è andato in scena “PPP. Un segreto italiano” a cura dello scrittore Carlo Lucarelli.

Sul palco solo un pianista e una cantante, loro sono Alessandro Nidi e Elena Pau.

Alle loro spalle viene proiettata la tetra immagine di un cadavere, coperto da un lenzuolo sporco di sangue.

Carlo Lucarelli inizia così la sua dettagliata indagine sulla morte di Pier Paolo Pasolini, ucciso brutalmente 47 anni fa.

Lo scrittore ci restituisce, almeno per una sera, uno degli sguardi migliori del nostro Paese, da Dante Alighieri a oggi, cercando la verità su quella perdita assurda.

Per lo scrittore emiliano il mistero di questa morte diventa un fascicoletto leggero tanto quanto il numero enorme di false verità nascoste per tanto tempo.

La sua voce, calda e possente, e la voce di Elena Pau, dolce e soave, catturano totalmente gli spettatori, riportandoli a quella tragica notte del 2 novembre 1975.

In sottofondo il pianoforte di Alessandro Nidi sembra accompagnare con le sue note le emozioni degli spettatori, a volte con una mesta melodia, altre volte con una marcetta assordante. Questo recital testimonia il rifiuto delle risposte offerte allora dalla stampa e dalla polizia di stato, poiché quelle risposte non hanno fatto altro che creare un mistero, scavato nel disprezzo e nell’ignoranza del dopoguerra italiano.

Il lavoro certosino di Lucarelli porta in scena il percorso faticoso e lento della verità, anche quando si sofferma sull’aspetto fisico di Pasolini e della ‘’Rana’’. Solo uno degli assassini che quella terribile notte si "divertirono" a "menare un frocio comunista".

Il segreto basato su pregiudizi e rancori latenti, uccide ancora oggi, come allora ha ucciso un uomo innocente.

Allora gli spettatori si sentono chiamati in causa, le loro riflessioni sulla tragica vicenda si accavallano, invadono e riempiono le pause musicali intervallate dai brani proposti da Pau e Nidi, mentre nella mente risuonano quei brani dedicati a Pasolini anche da altri cantautori come De André. Applausi scroscianti sembrano chiedere ancora una volta la verità.

Nicolò Bucci

Istituto Gobetti - De Gasperi di Morciano di Romagna classe 4S. Coordinamento: Centro Diego Fabbri di Forlì