Passaporto vaccinale, no degli albergatori di Rimini

Gianni Indino (Confcommercio) e Patrizia Rinaldis (Federalberghi) bocciano l’iniziativa lanciata dalla Commissione europea

Passaporto vaccinale: contrari gli albergatori di Rimini (foto d'archivio)

Passaporto vaccinale: contrari gli albergatori di Rimini (foto d'archivio)

Rimini, 19 marzo 2021 - "Un passaporto Covid per viaggiare a partire da giugno? Mi sembra discriminante verso le persone che non avranno ancora avuto modo di essere vaccinate, che saranno tante". L’idea di Bruxelles di un pass Covid per gli spostamenti all’interno dei confini continentali, annunciata dal presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, viene bocciata in partenza dalla Confcommercio della Provincia di Rimini.

Così come dalla Federalberghi del capoluogo, la più rilevante del Belpaese. "Una sorta di passaporto ad hoc per chi è riuscito a vaccinarsi e risulti negativo ad un test fatto nelle 72 ore prima della partenza pare sbagliata, ingiusta e inapplicabile – fa eco Patrizia Rinaldis –, inoltre potrebbe fortemente limitare i flussi turistici, che già si annunciano ridotti rispetto ai nostri standard abituali prima della pandemia". "Se la campagna di vaccinazione prosegue con questo ritmo a dir poco lento – prosegue Rinaldis –, con il pass Covid in vacanza ci andranno quattro gatti. Giusto le categorie protette, insegnanti, sanitari e forze dell’ordine, oltre agli anziani".

"Detto ciò – continua – ritengo che la cosa migliore sia presentare il nostro territorio come destinazione sicura, dove strutture ricettive, attività commerciali e stabilimenti di spiaggia applicano protocolli severi, con distanziamenti, sanificazioni, gel igienizzanti, plexiglass e mascherine negli ambienti che lo richiedono. Magari con precauzioni aggiuntive, se sarà ritenuto necessario. Piuttosto, spingiamo per far diventare Covid free la nostra destinazione, come propongono ai turisti i nostri competitors, Spagna e Grecia. Ma non diventi una guerra fratricidia tra destinazioni turstiche italiane".  

"Nell’estate 2020 sono state prese misure importanti per garantire la sicurezza dei turisti – aggiunge Gianni Indino, presidente provinciale Confcommercio –, il che va ripetuto questa estate. Consentire le vacanze solo ai vaccinati o a chi è riuscito a fare un tampone last second non va".

"Vedo che negli ultimi giorni ha preso piede un gran dibattito sul passaporto vaccinale – attacca l’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad – Capisco le buone intenzioni di chi propone un’iniziativa del genere e credo che ogni misura che possa stimolare la ripartenza del turismo vada perseguita, ma il tema vero è proseguire senza indugi con la campagna vaccinale attivandoci come Paese per reperire il ’prodotto’. Se le vaccinazioni procedono clamorosamente a rilento, reputo poco utile pensare al passaporto vaccinale".