Rimini, pasticciere lanciano piatti contro i rapinatori e li mettono in fuga

Le due sorelle hanno reagito ai banditi armati di pistola e mazza da baseball. Poi i banditi hanno messo a segno un altro colpo, ma sono stati arrestati

I banditi hanno fatto irruzione all’interno della pasticceria armati di una pistola e di una mazza da baseball

I banditi hanno fatto irruzione all’interno della pasticceria armati di una pistola e di una mazza da baseball

Rimini, 12 marzo 2019 – Mettono in fuga i rapinatori armati di pistola che vogliono svaligiare la pasticceria, tirando loro piatti e vasi in testa. Due ore dopo quelli ci riprovano con due moldave sedute su una panchina, e questa volta ci riescono. La fuga dura poco, perché grazie anche alla collaborazione di un passante, nel tardo pomeriggio i poliziotti delle Volanti li hanno arrestati entrambi, due riminesi, di 26 e 27 anni. 

Il primo assalto si consuma alle 12,30, alla pasticceria di via del Cavallo, nella zona di Covignano. E’ a quell’ora che due giovani con il volto coperto da un passamontagna fanno irruzione nel negozio. Uno è armato di una pistola (che poi si rivelerà la perfetta riproduzione di una Beretta), l’altro imbraccia invece una mazza da baseball e intimano alla titolare di consegnare l’incasso. Ma la donna, 65 anni, non ci pensa nemmeno e reagisce seduta stante, lanciando loro addosso una pioggia di piatti. Per la rabbia, il bandito con la mazza spacca la vetrina delle paste con un colpo, con il risultato di fare accorrerre anche la sorella, 55 anni, che dà subito manforte all’altra. Le due donne bersagliano i malviventi di vasi, sedie e di tutto quello che hanno a portata di mano, al punto che i rapinatori non possono fare altro che infilare la porta e scappare via con le pive nel sacco. La Polizia arriva sul posto subito dopo e le due sorelle danno una descrizione dei banditi, sicuramente italiani. 

La caccia è ancora in corso quando, alle 14,30, da via Marzabotto arriva il secondo allarme. Vittime altre due donne, due moldave che stavano sedute su una panchina nella pausa di lavoro, quando si sono trovate di fronte due persone incappucciate, una armata di pistola. Sono gli stessi della mattina, accerteranno poi gli investigatori. Hanno spianato l’arma in faccia a quelle poverette e sono scappati con i soldi. Al fatto ha assistito però un passante che decide di improvvisarsi investigatore, e mentre chiama la Polizia si mette a seguire i banditi.

In continuo contatto telefonico con gli agenti, li vede avvicinarsi a delle palazzine della zona e inforcare le biciclette. Ma la Volante è già lì, e riesce subito a bloccare uno dei rapinatori, mentre l’altro fa perdere le sue tracce. La sua libertà dura poco. Gli investigatori non ci mettono molto a scoprire l’identità del complice, e vanno ad aspettarlo sotto casa. Quando quello rientra, non fa nemmeno in tempo a reagire che si trova con le manette ai polsi. In testa ha ancora il segno del piatto che l’ha colpito. Per gli inquirenti non ci sono dubbi, sono gli stessi della pasticceria, stessi vestiti e stessa mazza che viene rinvenuta nell’appartamento, dove vivono entrambi. Due giovani riminesi con problemi di tossicodipendenza, ora accusati di rapina e tentata rapina pluriaggravata.