Patrimoni da tutelare

Approvato il regolamento: i negozi con più di 50 e 25 anni di attività potranno essere valorizzati

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Anche Riccione ha approvato il Regolamento per valorizzare le botteghe e i mercati storici. Un patrimonio da tutelare e promuovere, nonché, come richiesto dalla legge regionale, da iscrivere nell’albo comunale. Già pronte le categorie economiche a completare l’elenco provinciale, che annovera negozi e altri esercizi storici di Rimini, Cattolica e Santarcangelo. Così tra gli operatori, che hanno maturato gli anni di attività richiesti, c’è chi è deciso a presentare domanda per rientrare nella lista che avrà anche una sua valenza turistica. Le associazioni cercano di capire quanti ne avrebbero diritto. Soddisfatta la Confcommercio, che proprio una ventina di giorni fa aveva sollecitato quest’approvazione: "Siamo una giovane città, ma ci sono operatori che da tempo chiedevano di diventare storici - premette il presidente Alfredo Rastelli -. Tra i nostri associati se ne contano una dozzina, poco più. Siamo contentissimi di aver portato a casa questo regolamento. Speriamo che alcune postille avanzate si possano aggiungere nel tempo. Per esempio, perché non riconoscere la storicità a chi per allargarsi o per motivi d’affitto ha cambiato locale?". Aggiunge: " Oltre alla targhetta si spera di avere un minimo di sgravio sulle imposte".

Che dicono i commercianti? "Siamo conosciuti oltre il nostro territorio - commenta Cesare Arlotti del Cab Moda, aperto 52 anni fa -, se conviene richiederemo di ufficializzare la storicità del negozio". Le sezioni per l’iscrizione all’albo sono quattro: esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa, attività artigianali, esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, mercati su aree pubbliche.

Per essere riconosciuti, botteghe e mercati storici dovranno avere particolari requisiti: "svolgere la medesima attività da almeno 50 anni nello stesso locale, anche se con insegne, gestioni o proprietà diverse, a condizione che siano state mantenute le caratteristiche originarie". Per i pubblici esercizi denominati "Osteria" ( come birrerie o enoteche) servono 25 anni nello stesso locale, senza soluzione di continuità, a prescindere dagli eventuali mutamenti di denominazione, insegna, gestione o di proprietà, a condizione che siano state mantenute le caratteristiche originarie. Questi dovranno avere nel locale anche arredi, attrezzature e documenti di particolare interesse storico, artistico, architettonico, ambientale e culturale. "Questo regolamento è un riconoscimento identitario importante - osserva l’assessore alle Attività Economiche, Elena Raffaelli - uno strumento di tutela e promozione del nostro territorio".

Nives Concolino