LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Paura a Morciano, armato di mazza da muratore irrompe in casa della zia: arrestato un 51enne

L’uomo era convinto di essere il proprietario dell’abitazione: ha minacciato la parente di colpirla con l’arma

L’uomo era convinto di essere il proprietario dell’abitazione: ha minacciato la parente di colpirla con l’arma

L’uomo era convinto di essere il proprietario dell’abitazione: ha minacciato la parente di colpirla con l’arma

Attimi di terrore a Morciano di Romagna lunedì scorso, giorno di Pasquetta, quando un uomo di 51 anni è entrato con la forza nell’appartamento della zia brandendo un pesante martello da muratore. Sul posto sono accorsi i carabinieri che hanno fermato e arrestato il 51enne. Convinto – pare in modo ossessivo – di essere il legittimo proprietario dell’abitazione, l’uomo aveva già da alcuni giorni assunto atteggiamenti minacciosi nei confronti della parente. La situazione è precipitata nel primo pomeriggio, quando il 51enne ha fatto irruzione nella casa armato con una mazzetta da muratore. Brandendo l’utensile da lavoro, del tutto fuori controllo, ha incominciato a minacciare di morte la donna. Quest’ultima, terrorizzata, è riuscita a rifugiarsi all’esterno e, dopo aver chiuso il nipote dentro l’appartamento, ha allertato i carabinieri. Sul posto sono accorse diverse pattuglie dell’Arma, provenienti dalla compagnia di Riccione e dalle stazioni di Saludecio e Coriano.

Al loro arrivo, i militari si sono trovati di fronte alla donna ancora completamente sotto choc, che ha raccontato loro l’accaduto spiegando come era riuscita, per il rotto della cuffia, a sfuggire alle grinfie del nipote che minacciava di colpirla con la mazzetta. Nel frattempo, l’aggressore aveva già messo a soqquadro l’intero appartamento, distruggendo mobili e suppellettili, nel tentativo di abbattere la porta. Con non poche difficoltà, i militari sono riusciti a entrare nell’appartamento e immobilizzarlo. L’uomo aveva ancora con sé una mazzetta sporca di sangue e una catena, strumenti ritenuti potenzialmente pericolosi. Dopo alcuni momenti di concitazione i militari dell’Arma lo hanno disarmato. L’arresto è scattato immediatamente con l’accusa di violazione aggravata di domicilio. Contemporaneamente è scattata anche una denuncia per minacce gravi, danneggiamenti e porto abusivo di oggetti atti a offendere. Dopo averlo riportato alla calma, l’uomo è stato condotto in caserma e successivamente sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa dell’udienza di convalida. Ieri mattina si è svolto il processo per direttissima: l’uomo ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi, con la sospensione condizionale.