Pd, Bonaccini candidato "Un bene per il territorio"

Il segretario provinciale, Sacchetti: "È persona capace di amministrare e ha sempre mostrato grande attenzione per la nostra provincia"

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Primarie Pd a febbraio. La Rimini dem fa - in gran parte - il tifo per Bonaccini. Ieri l’assemblea nazionale del Partito democratico - in diretta e in remoto - si è riunita per fissare data e regole per le candidature che porteranno al successore dell’attuale segretario, Enrico Letta, dimissionario subito dopo il flop elettorale del Pd alle politiche del 25 settembre. Tra i rumors vengono indicati oltre a Bonaccini, Elly Schlein (governatore ed ex vicegovernatrice della Regione Emilia Romagna), Paola De Micheli (anche lei emiliana, ex ministro Infrastrutture e trasporti). Tra gli outsider della vigilia Matteo Ricci, parlamentare e sindaco di Pesaro, Andrea Orlando, parlamentare, già ministro del Lavoro, Vincenzo De Luca, governatore della Campania, Dario Nardella, sindaco di Firenze. "La candidatura di Stefano Bonaccini è un bel segnale per il nostro territorio – attacca il presidente provinciale del Pd Filippo Sacchetti –; il presidente della Regione è certamente figura credibile e autorevole del Pd a livello nazionale".

"Bonaccini ha esperienza politica – prosegue Sacchetti – è stato segretario regionale, capacità amministrativa, ed ha sempre mostrato forte attenzione al territori riminese". L’assemblea nazionale aveva il compito di fissare le modalità e i tempi per il congresso. Con votazione di fine giornata di un dispositivo per dare riferimenti certi. "Comunque le primarie per la scelta del segretario – prosegue Sacchetti – saranno a metà febbraio, compatibilmente con le elezioni regionali, che ci saranno in alcune regioni, a partire da Lombardia e Lazio". Le primarie Pd saranno precedute da alcuni step. Il primo sarà la disussione dei documenti congressuali; poi la vera e propria fase delle candidature, con partenza ufficiale delle stesse, che andranno selezionate all’interno dei circoli degli iscritti, se fossero numerose: al massimo due le candidature possibili per le primarie. Poi un ’intermezzo’ per la campagna elettorale che porterà al voto di febbraio. "Positivo accorciare i tempi previsti rispetto alla fase iniziale", conclude Sacchetti. Dal territorio - Rimini ovviamente compresa - ci si applicherà sulle richieste che verranno dagli organi nazionali: discussione, dibattito, produzione documenti fino alla votazione".

All’assemblea nazionale Pd di ieri c’erano all’ordine del giorno anche le modifiche allo Statuto nazionale che dovrebbero permettere agli ‘esterni’ come Elly Schlein di candidarsi alla segretaria, dopo l’annuncio della sua partecipazione al processo costituente legato al congresso. L’ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna, eletta alla Camera tra le fila del Pd, non è infatti iscritta ai dem, condizione necessaria per presentare la propria candidatura.

Mario Gradara