"Per allungare la stagione balneare noi bagnini rischiamo le denunce"

I bagnini di Riccione rischiano il penale se allungano la stagione senza servizio di salvataggio. Hotel e stabilimenti balneari preoccupati per le conseguenze dell'ordinanza della Capitaneria di porto.

"Per allungare la stagione balneare noi bagnini rischiamo le denunce"

I bagnini di Riccione rischiano il penale se allungano la stagione senza servizio di salvataggio. Hotel e stabilimenti balneari preoccupati per le conseguenze dell'ordinanza della Capitaneria di porto.

"Rischiamo il penale per allungare la stagione. Tanti di noi preferiranno chiudere...". È questa l’aria che si respira tra i bagnini riccionesi dopo avere letto l’ordinanza della Capitaneria di porto firmata il 2 settembre. Si tratta di un’integrazione all’ordinanza di maggio. La principale novità inserita nel provvedimento è la seguente: "I concessionari devono garantire il servizio di salvamento ogni qualvolta le strutture siano aperte al pubblico con finalità di balneazione". In altri termini, dopo il 22 settembre, l’ultimo giorno in torretta per i marinai di salvataggio, gli stabilimenti balneari potranno rimanere aperti soltanto se manterranno il servizio di salvamento. Dunque lettini e ombrelloni potranno essere dati solo con un servizio di salvataggio attivo, con tutto quello che comporta: dal presidio delle torrette all’utilizzo dei defibrillatori in caso di emergenza.

"L’anno scorso – ricorda Ferdinando Gabellini, della spiaggia del Sole – siamo rimasti aperti fino alla fine di ottobre e la gente c’era, complice il caldo. Ma quest’anno non vedo come potremmo farlo se non cambia qualcosa. Questa ordinanza ci obbliga ad avere il servizio di salvataggio. Non è solo una questione di costi, c’è anche una responsabilità penale, che i bagnini muniti di brevetto di salvataggio si dovrebbero accollare per tenere aperto, a volte, per poche persone".

Ma c’è anche un’altra questione che diversi bagnini dovranno affrontare. Anche gli hotel, specie nella zona centrale e all’Abissinia, sono pronti ad allungare la stagione presentando ai clienti anche una spiaggia attrezzata. "Noi ad esempio abbiamo clienti degli hotel fino a fine mese", ammette Gabellini. Gli impegni sono stati presi ed ora è difficile dire no. "Ho il brevetto, proveremo almeno fino alla fine del mese, dopodiché temo che sarà difficile rimanere aperti". Anche a sud "ci sono diversi stabilimenti che avevano già in programma di ospitare gruppi degli hotel a fine mese – ammette Gilberto Fuzzi, del bagno 54 – Con questa ordinanza diventa tutto molto più complicato. Conviene stare aperti per pochi o a volte pochissimi, avendo la responsabilità penale del servizio di salvataggio? Temo di no. Inoltre vogliamo capire se dovremo chiudere tutto lo stabilimento inclusi i chiringuito. Se fosse così sarebbe un danno per tutti. Servono al più presto chiarimenti, ma sarà comunque tutto in salita. Volevamo allungare la stagione, ma così come si fa? E poi ci dicano se verrà interessato anche il ’Mare d’inverno’ dal nuovo provvedimento della Capitaneria di porto". L’assessore al Demanio Christian Andruccioli è intenzionato a incontrare le cooperative dei bagnini per fare il punto e capire quali siano i margini di manovra per salvare il finale di stagione, ma prima ci saranno altri passaggi in Regione.

Andrea Oliva