Per i riminesi una stangata da 1.800 euro

Per i riminesi  una stangata  da 1.800 euro

Per i riminesi una stangata da 1.800 euro

Morde, l’inflazione. Perché, anche se il periodo più difficile sembra essere alle spalle, i rincari continueranno nella seconda parte del 2023. Per i riminesi si prospetta una stangata annua da oltre 1.800 euro. L’Istat ha reso noti i dati dell’inflazione di aprile, in base ai quali l’Unione nazionale consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. In testa alla graduatoria Milano, dove l’inflazione tendenziale è del 9%: pur essendo ‘solo’ la settima più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente a 2.443 euro per una famiglia media.

Medaglia d’argento per Bolzano (8,5% e un incremento di spesa annuo di 2.259 euro a famiglia), sul gradino più basso del podio Siena che con il +9,6% ha la seconda inflazione più alta d’Italia e una spesa supplementare di 2.164 euro annui per una famiglia tipo. E Rimini? Nella classifica italiana che tiene conto proprio del rincaro annuo per famiglia media è al 38esimo posto con 1.837 euro e un’inflazione che si prospetta del 7,6%. Valori più bassi nel confronto con territori vicini – ad esempio Forlì-Cesena è 32esima con 1.885 euro e un’inflazione del 7,8% – ma rincari superiori alla media italiana (1.783 euro). Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa è Potenza, con l’inflazione più bassa del Paese (+5,8%) e dove in media si spendono ‘solo’ 1.145 euro in più. Al secondo posto Catanzaro (+6,8%, +1.270 euro). Medaglia di bronzo Campobasso (+7,3%, +1.337 euro).