
Gli avvocati Guidi e Fabbri
Suoni impercettibili. Rumori. Voci. È sulla traccia audio riferita alla mattina del 4 ottobre del 2023, registrata da una telecamera posta in un box auto del seminterrato di via del Ciclamino, che si gioca il braccio di ferro tra accusa e difesa sul coinvolgimento di Louis Dassilva. Quella traccia audio che è stata oggetto di una doppia perizia fonometrica, da parte di Procura e difesa. Per il pool difensivo (gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi), sarebbe proprio "l’assenza" di alcuni rumori a rendere incoerente e inverosimile la testimonianza di Manuela Bianchi, che quella mattina ha collocato Dassilva nel garage. Anzitutto, secondo i legali, non vi è traccia del rumore prodotto dalla porta tagliafuoco, il cui funzionamento è regolato da un meccanismo a molla, che Louis avrebbe dovuto necessariamente imboccare per scendere nel seminterrato. Ma all’appello mancano anche i suoni riferiti alla chiusura della portiera dell’auto di Manuela, il rumore dello scooter della vicina di casa (sentita come persona informata sui fatti) che viene messo sul piedistallo e quello della basculante del garage di Manuela che si chiude. E ancora: dall’esame audio non sarebbe stato possibile isolare il rumore della porta tagliafuoco del civico 31 che si chiude quando Manuela si allontana per chiamare il vicino di casa. Senza contare, infine, che alle 22.02.45, secondo la testi dei legali di Dassilva, la cam posta nel box auto avverte una voce maschile che pronuncerebbe le parole "stai più indietro". Per gli avvocati, quello non può essere Louis, che alle 22.06.56 era nell’appartamento a guardare Netflix.
Opposto il parere di Marco e Monica Lunedei, avvocati che assistono i figli di Pierina, secondo i quali "i rumori sono tutti distinguibili. In particolare, la ricostruzione delle proprie azioni" da parte della condomina sentita come persona informata sui fatti "ha consentito di attribuire un’identità ad una serie di suoni che si susseguono nel minuto che precede il passaggio della donna davanti alla cam3 in uscita dal garage. Dichiarazioni che collimano con la ricostruzione offerta dalla Bianchi e offrono un ulteriore riscontro alla permanenza degli amanti all’interno del box". Quanto alle parole captate dalla telecamera poco dopo le 22, "esse sono chiaramente riconducibili ad uno scambio verbale fra terze persone che si trovano molto più prossime alla telecamera rispetto al luogo del delitto e che verosimilmente nulla hanno a che fare con la vicenda".