
Jamil Sadegholvaad
Dagli sfottò subiti alla rivincita. Quando si alzano i campanili, anche in ambito turistico, il confronto è inevitabile. Un anno fa in Veneto brindarono quando, stando ai dati statistici, Cavallino Treporti superò Rimini per pernottamenti. Una vittoria simbolica e storica. Da allora è passato un anno e a ricordare che le posizioni si sono invertite, con Rimini tornata a guidare la classifica tra le località di mare, ci pensa oggi il sindaco Jamil Sadegholvaad. "Un anno fa, di questi tempi, qualche amministratore veneto aveva sbandierato i numeri dello ‘storico’ sorpasso della località Cavallino, provincia di Venezia, nei confronti di Rimini, diventando a fine 2023 la località balneare italiana con il maggior numero di pernottamenti turistici. Esattamente 6.818.604 contro i 6.749.253 di Rimini. Anche in questo caso si era preferito, per ovvie ragioni di propaganda, leggere in maniera banale le cifre piuttosto che considerare come le due località non fossero sostanzialmente e per nulla comparabili. Mi chiedo allora quale potrebbe essere oggi il commento visto che, dati Istat alla mano, Rimini nel 2024 è la prima località balneare italiana con 6.938.992 pernottamenti contro i 6.761.224 di Cavallino". Le due località sono decisamente diverse per offerta turistica, e vanno diversamente letti anche i dati sulle presenze, sottolinea il sindaco. Poco logico, dunque, trarne un paragone e sventolare bandiere. "Ci accontentiamo di sbandierare il primato di Rimini? Oppure cerchiamo finalmente di andare oltre questa competizione basica e un po’ stucchevole, che vale per Cavallino o, una volta al mese, per i Comuni confinanti della provincia di Rimini? Il tema non può essere solo e sempre quantitativo, la famosa gara. Rimini da tempo ha imboccato una strada che sottolinea il valore fondamentale della qualità della vacanza ed è su questo che bisognerebbe lavorare, non solo come Riviera o Emilia Romagna ma addirittura tra regioni diverse perchè credo che Rimini e Cavallino o Rimini e Firenze possano offrire assieme per il Sistema Italia una esperienza straordinaria e unica per il viaggiatore".
Per una volta il sindaco invita a una riflessione sui numeri su cui ci si accapiglia ad ogni bollettino Istat. "Se si segna un ‘+’ per arrivi e pernottamenti, allora ‘i dati sono taroccati’; se spunta fuori il segno ‘-’ allora è il sintomo di un imminente declino. Ogni 30 giorni accade questo, una frazione di secondo la pubblicazione dei dati mensili Istat sul sito della Regione. Con una ulteriore aggravante: i dati spacchettati per comune, comuni confinanti, si trasformano nell’oggetto di una feroce (e sterile) dialettica tra maggioranze, opposizioni, operatori turistici locali. Quasi che la competizione sia tra territori limitrofi e non invece tra distretti, Stati interi o addirittura continenti. E’ chiaro che questo modo di guardare e leggere i numeri del turismo abbia il fiato cortissimo e porti ad approdi sostanzialmente inutili e sbagliati. Le statistiche non solo si contano ma si pesano".
Andrea Oliva