REDAZIONE RIMINI

Peschereccio affonda e sversa carburante in mare: evitato il disastro

L'incidente di un peschereccio affondato nel portocanale di Rimini sta ancora facendo accertamenti sulle cause. La guardia costiera ha messo in sicurezza l'area e il recupero è stato effettuato con l'aiuto di ditte specializzate. Sono in corso verifiche strutturali e ambientali per capire se ci siano stati danni.

Peschereccio affonda e sversa carburante in mare: evitato il disastro

Sono ancora in corso gli accertamenti sulle cause che hanno portato all’affondamento di un peschereccio. L’incidente è avvenuto giovedì scorso, alla sera, nel portocanale di Rimini. L’imbarcazione era ormeggiata sulla banchina di via Sinistra del Porto, all’incirca all’altezza del civico 104. L’allarme è scattato venerdì mattina e si è messa in moto immediatamente la macchina dei soccorsi con il coordinamento del Comune e della Capitaneria di porto.

Nell’arco di poche ore sono state disposte dalla guardia costiera le panne galleggianti per delimitare tutto lo specchio di mare interessato dall’immersione del natante. Messa in sicurezza che ha interessato anche la via Sinistra del Porto, chiusa nel tratto tra le vie Brandolino e Tartaglia. Il recupero del peschereccio è iniziato poi sabato mattina, con un intervento mirato proseguito fino al tardo pomeriggio, quando il natante è stato messo in secca e in sicurezza sulla banchina sinistra del porto. Il ripescaggio è avvenuto grazie anche al supporto di una ditta specializzata, proveniente da Ravenna, che ha provveduto al sollevamento del relitto utilizzando due sistemi speciali a gru, specifici per il sollevamento di imbarcazioni pesanti. Il recupero del carburante, sversato solo in minima parte, è stato fatto da un’altra ditta specializzata del territorio. Immediatamente contattato il proprietario dell’imbarcazione.

Sono attualmente in corso tutte le verifiche strutturali sulla banchina e ambientali in mare, per capire se ci siano stati danni e se, eventualmente, attivare una procedura di richiesta di risarcitoria. Sulla barca, che era in disarmo ed era ferma da circa un anno, sono in corso invece tutte le verifiche del caso per capire le cause dell’affondamento.

Nei giorni scorsi erano affondate altre due imbarcazioni ormeggiate al Club Nautico, e un motoscafo era andato a fuoco. Ma in questi casi, secondo quanto riferito dallo stesso Club Nautico, non si è tratto di incidenti, ma di veri e propri atti vandalici.