Pestato dalla baby gang: in due a giudizio

Nel marzo 2021 un 29enne fu picchiato nella Perla Verde da un gruppo di ragazzini: la Procura chiede l’aggravamento dell’imputazione

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La violenza del branco. Condensata in una presunta aggressione di pochi minuti, consumatasi il 3 marzo del 2021 ai danni di un giovane all’epoca dei fatti 29enne, pestato – secondo l’accusa – con calci e pugni in corso Fratelli Cervi a Riccione, all’altezza della rotonda di viale Ceccarini, da alcuni membri di una baby gang fino a procuragli la frattura infossata della parete del seno frontale destro, con una prognosi di 30 giorni per la guarigione. Rispondono di questo, del reato di lesioni personali aggravate in concorso, un tunisino di 24 anni e un albanese di 21, entrambi residenti nella Perla Verde e rispettivamente difesi dagli avvocati Lorenzo Manfroni e Giovanni Bezzi, citati a giudizio alla chiusura delle indagini preliminari innescate dalla denuncia della vittima, difesa dall’avvocato Stefano Caroli, ai carabinieri della compagnia riccionese.

E ora, dopo l’udienza preliminare tenutasi giovedì con la costituzione di parte civile, le difese degli imputati hanno richiesto la messa alla prova, con invece l’avvocato Caroli che ha fatto notare come la durata della malattia (successivamente a un intervento resosi necessario alla vittima per l’applicazione di placche nel cranio danneggiato) e le conseguenze siano tanto gravi da non aprire una finesta per il procedimento. Contestualmente, il pm ha chiesto i termini al 10 gennaio (data della prossima udienza) per aggravare l’imputazione dei due.

I fatti contestati e ricostruiti dai carabinieri di Riccione risalgono a quando appunto la vittima sarebbe stata aggredita dopo l’uscita da una tabaccheria di corso Fratelli Cervi. Successivamente, il giovane all’altezza della rotonda si sarebbe fermato a discutere con un gruppo di ragazzini, con cui è nato un acceso diverbio poi degenerato. Dalle parole ai fatti, il gruppo avrebbe quindi accerchiato il 29enne iniziando a colpirlo con calci e pugni alle spalle, facendolo cadere dalla bici a cui era in sella. Secondo la testimonianza, il 29enne durante la zuffa avrebbe anche perso conoscenza, pur recandosi autonomamente in ospedale dopo l’aggressione. Già in quella circostanza furono allertate le forze dell’ordine da alcuni passanti nonostante all’intervento non venne trovato nessuno sul posto.

All’esito delle successive indagini è emerso come il 29enne fosse stato aggredito da tre giovani di un gruppetto di 4, all’identità dei quali è stato possibile risalire attraverso l’incrocio di dati provenienti sia dalle immagini di videosorveglianza che attraverso alcuni filmati di un passante che ha assistito alla scena.

Francesco Zuppiroli