Piadina, Ilde Urbinati è regina di Rimini: “Da 65 anni al lavoro”

Ai festeggiamenti anche il sindaco Sadegholvaad. Il suo mitico bar sul colle di Covignano è meta di pellegrinaggi di riminesi e turisti

Ilde Urbinati: il bar Ilde è tempio della piadina a Rimini

Ilde Urbinati: il bar Ilde è tempio della piadina a Rimini

Rimini, 12 maggio 2023 – Cambiano i sindaci ma la Ilde resta. E continua a sfornare una delle piadine più apprezzate dai riminesi, e non solo. A festeggiare i 65 anni di attività del bar Ilde, lo storico locale di Covignano che quest’anno ha riaperto i battenti il 10 marzo, domenica c’era anche il sindaco Jamil Sadegholvaad, insieme all’assessore Mattia Morolli e all’ex consigliere Simone Bertozzi.

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Circondata dai suoi famigliari - al centro della scena come sempre - la mitica Ilde Urbinati, che a luglio festeggerà i suoi 87 anni. E che da buona arzdora romagnola tutti i giorni è di corvée tra tavoli e fornelli. Il locale l’ha aperto suo padre Antonio nel 1958 (un anno dopo l’apertura della discoteca Paradiso, inaugurata nel 1957). "All’inizio era solo un chiosco di bibite e gelati – racconta Ilde –. I miei fratelli studiavavano, cosa che avrei voluto fare anche io, ma mio babbo preferiva lavorassi nel chiosco".

Da allora il bar Ilde ne ha sfornate di piadine. Oggi sono quasi un centinaio i vari tipi di farciture, con differenti impasti. "Ma la piada è rimasta identica, quella del 1958 e dei primi tempi – continua Ilde –, brevettata da mia mamma Maria". Non solo la ricetta. Anche il locale, salvo necessari ritocchi e abbellimenti fatti nel corso degli anni, sostanzialmente è rimasto quello degli esordi. Del resto, impossibile pensare ad amplimenti, visto che il colle di Covignano è vincolato.

"Ingrandirci ci sarebbe piaciuto ma non si può. Nel frattempo abbiamo anche comprato il terreno sul quale sorge il bar, oggi è tutto nostro". Tra tavoli e fornelli oggi siamo alla quarta generazione, rispetto ai fondatori. L’arzdora Ilde che fa da supervisore, i figli Nicoletta e Gianluca Moretti, poi Francesca e la sorella Federica, figlie di Nicoletta. Con loro, nei momenti più caldi dell’estate, quando a scalare il colle di Covignano ai tantissimi riminesi si aggiungono parecchi turistici, si affiancano una ventina di collaboratori.