Rimini, albergatore picchia la compagna e le frattura le costole: condannato

Insulti e minacce alla ex, compresa quella di farla deturpare con l’acido. Lui nega tutte le accuse

Violenza contro le donne, foto generica (Ansa)

Violenza contro le donne, foto generica (Ansa)

Rimini, 24 settembre 2022 - ​L’episodio più grave, tra quelli a lui contestati, risalirebbe al dicembre del 2017. Secondo quanto denunciato dalla vittima, si sarebbe scagliato contro l’allora convivente, prendendola a pugni fino a fratturarle due costole. Lui, un albergatore riminese di 48 anni, nega categoricamente ogni addebito e, anzi, sostiene di essere stato a sua volta malmenato dalla donna, tanto che ha deciso di denunciarla per lesioni.

Nel frattempo però il giudice del tribunale di Rimini lo ha condannato, in primo grado, a tre anni di reclusione per maltrattamenti e lesioni, oltre al pagamento delle spese processuali e ad un risarcimento danni per la parte civile, assistita dall’avvocato Morena Ripa, di 20mila euro. L’uomo, che è difeso dall’avvocato Gianmaria Gasperoni, si è detto pronto ad impugnare la sentenza in Appello e a dimostrare la sua buona fede.

Sono diversi gli episodi contestati dagli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani e dal vice procuratore onorario Simona Bagnaresi. Tutti episodi descritti dettagliatamente dalla ex compagna e convivente in una lunga denuncia presentata alle forze dell’ordine. La donna ha raccontato agli inquirenti che già un’altra volta, nel 2007, l’uomo era riuscito a fratturarle due costole, colpendola con un pugno. Un giorno, sostiene sempre la donna, l’imprenditore l’avrebbe assalita mentre stava pulendo il giardino, colpendola con una scopa. Sapendo che la donna indossava un apparecchio odontoiatrico, l’uomo – afferma la vittima – sarebbe arrivato al punto di stringerle con forza le guance per causarle delle fratture ai denti.

L’albergatore, sempre stando alla denuncia, avrebbe indirizzato la sua collera anche contro il cane della convivente. Botte e maltrattamenti sarebbero stati accompagnati anche da insulti e minacce di ogni tipo, inclusa quella "farle gettare l’acido". L’albergatore, dal canto suo, ha sempre rispedito al mittente le accuse e ha denunciato la ex convivente. Quest’ultima, a sua volta, si ritrova imputata per sottrazione di minore e coimputata in un altro processo per lesioni personali, a carico proprio dell’ex compagno.