Rimini, picchia la fidanzata: arrestato il rampollo di una nota famiglia

Il 37enne riminese è accusato di aver picchiato e umiliato la fidanzata: decisiva la testimonianza del padre della ragazza

Picchiava la fidanzata: è stato arrestato

Picchiava la fidanzata: è stato arrestato

Rimini, 23 giugno 2022 - Follemente innamorato di quell’uomo, che però non si sarebbe fatto scrupoli a massacrarla di botte. A tal punto la povera donna era diventata succube del fidanzato-violento, da rifiutarsi persino di denunciarlo per paura di "inguaiarlo". Un amore ‘tossico’ fatto, secondo gli inquirenti, di botte e umiliazioni continue, che la povera vittima era costretta a subire in silenzio. Alla fine però per il 37enne, rampollo di una famiglia molto conosciuta a Rimini, si sono aperte le porte del carcere. Il gip Vinicio Cantarini, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani, ha disposto la misura della custodia cautelare, sulla base degli elementi raccolti in oltre un anno di indagini da parte degli agenti della Squadra mobile. Stamattina, durante l’interrogatorio di garanzia, il 37enne – che è difeso dall’avvocato Piero Ippoliti – potrà fornire la sua versione dei fatti.

Tutto comincia nell’agosto del 2021, quando un passante telefona in Questura segnalando la presenza, in strada, di una donna con una brutta ferita alla nuca. A farle quello, racconterà poi la donna agli agenti, è stato il fidanzato, dopo aver bevuto diviersi bicchieri di troppo. Quella sera la coppia era stata al ristorante, ma una volta tornata a casa lei aveva rimproverato il fidanzato per alcuni atteggiamenti che aveva avuto durante la cena, rimediando così una scarica di botte. Qualche settimana dopo la sfortunata, convocata in Questura, aveva fornito altri dettagli e descritto altri episodi di maltrattamenti ad opera del compagno, ma si era comunque rifiuata di denunciare il 37enne, dato che – a parer suo – la situazione sembrava tornata alla normalità.

Tempo qualche mese, e stavolta a presentarsi dai poliziotti è il padre della donna, stanco di vedere continuamente la figlia con il volto tumefatto e le braccia piene di lividi. L’uomo riferisce anche di una nuova aggressione, che sarebbe avvenuta all’inizio del gennaio, che aveva causato alla figlia una ferita allo zigomo, costringendola a fuggire da un’amica per non dover fare i conti con la collera del fidanzato. Gli episodi di violenza, nonostante le segnalazioni, sarebbero comunque continuati, fino ad arrivare all’inizio di giugno, quando il padre torna in Questura, mostrando delle foto che ritraggono la figlia con la faccia gonfia e una ferita al dito causata da un coccio di vetro. Elementi che spingono il gip a firmare un’ordinanza di custodia cautelare in carcere anche per scongiurare "il rischio di analoghe e gravi condotte da parte dell’indagato".