LORENZO MUCCIOLI E FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Pierina, il giallo delle scarpe lavate di Dassilva. Il super perito ammette: “Possibile che siano state cancellate delle tracce”

Nel corso dell’udienza in tribunale sui risultati degli esami sul Dna per il consulente del gip “gli indumenti di Dassilva risultavano molto puliti”. E spuntano dubbi anche sul sesso dei profili di ‘maschio 2’ e ‘maschio 3’

Pierina, il giallo delle scarpe lavate di Dassilva. Il super perito ammette: “Possibile che siano state cancellate delle tracce”

Rimini, 9 febbraio 2025 – È un giallo nel giallo quello che ruota attorno agli indumenti indossati da Louis Dassilva il giorno dell’omicidio di Pierina Paganelli. Nello specifico, attorno a quel pantalone ginnico grigio, scarpe nere e t-shirt bianca che l’unico indagato per l’assassinio della 78enne aveva indosso quando viene immortalato dalla cam1 della farmacia poco dopo le 19 e, secondo la procura, anche qualche ora dopo: la sera del 3 ottobre 2023, quando l’anziana è stata uccisa. Si tratta di indumenti consegnati da Dassilva agli inquirenti solo in un secondo momento e dopo averne invece forniti inizialmente degli altri. Indumenti di cui un capo, la t-shirt, non è invece stato più ritrovato. Ma ciò su cui si sta concentrando ora l’attenzione di chi indaga riguarda invece scarpe e pantaloni di Dassilva. Quei reperti analizzati dal super perito Emiliano Giardina nel corso degli accertamenti sul Dna e dai quali non è emerso nulla.

Nei riquadri Dassilva qualche ora prima del delitto e i vestiti sequestrati
Nei riquadri Dassilva qualche ora prima del delitto e i vestiti sequestrati

A non convincere del tutto gli investigatori della squadra mobile è il sospetto che quei reperti siano stato oggetto di un possibile depistaggio da parte di Dassilva. Ossia l’eventualità che l’indagato abbia lavato assiduamente e con abbondanza di sapone quegli stessi vestiti, prima che gli venissero sequestrati dalla polizia. A suffragio della pista investigativa ci sarebbe un’intercettazione di Valeria Bartolucci, che qualche giorno dopo l’omicidio disse: “E poi fa tutto quel schiumone! Io ne avevo messo poc... hai messo le scarpe?!”. Proprio il lavaggio dei due indumenti è riemerso nel corso dell’udienza di giovedì scorso, quando sono stati relazionati gli esiti degli accertamenti sul Dna. Al super perito Giardina infatti è stato chiesto se “è possibile cancellare tracce biologiche con solventi?”. A questo punto, lo stesso Giardina ha ammesso: “Sì, assolutamente, è possibile con detergenti, varechina. In questo caso – integra il super perito incaricato dal gip – non abbiamo avuto la possibilità di accertare questo. Però le scarpe e i pantaloni (di Dassilva, ndr) ad esempio risultavano molto puliti e lo rilevo”.

Sempre nel corso dell’udienza di relazione dei risultati degli accertamenti compiuti in incidente probatorio sono anche stati sollevati dubbi da parte del super perito circa il sesso dei proprietari delle tracce biologiche di ’maschio 2’ e ’maschio 3’, ossia il materiale isolato sulla gonna di Pierina e sulla parete del seminterrato dove è stata uccisa. “Non è sicuro che siano maschili”, “non sappiamo nemmeno se è uomo o se sia misto”, ha integrato il perito della procura. Una determinazione resa difficoltosa dal già noto cattivo stato di conservazione dei reperti, gravemente alterati dalla muffa (con una azione di degradazione “del 98%”) al punto che “abbiamo trovato pochissimo segnale anche della Pierina addirittura sui suoi indumenti intimi, ciò deve fare riflettere”, ha scandito ancora Giardina.

Insomma, nulla di determinante è il vero verdetto del primo di tre accertamenti compiuti in incidente probatorio, con sempre il super perito che rivolto al gip ha poi concluso: “Non abbiamo trovato niente, ma ciò non significa che non ci fosse niente”.