LORENZO MUCCIOLI E FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Pierina, Manuela conferma tutto: Louis incredulo si sottrae al confronto in aula con l’ex amante

Nel secondo giorno d’interrogatorio la Bianchi ha ripercorso il 4 ottobre aggiungendo altre informazioni su Dassilva: “Mi disse di dire di aver suonato alla sua porta”. I legali della difesa si sono concentrati anche sulla testimonianza di una donna che quella mattina si trovava nei garage

Pierina, Manuela conferma tutto: Louis incredulo si sottrae al confronto in aula con l’ex amante

Rimini, 26 marzo 2025 – Non si è tirata indietro. Non ha ritrattato. Ha parlato in maniera franca e decisa, Manuela Bianchi, chiamata dal gip a confermare – e cristallizzare – l’ultima versione fornita agli inquirenti il 4 marzo scorso su come sarebbe andata veramente il giorno del ritrovamento del cadavere di Pierina Paganelli.

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Nel secondo giorno dell’incidente probatorio cruciale nel giallo di via del Ciclamino, oggi la Bianchi si è presentata in tribunale puntualissima alle 9.30, accompagnata dal consulente Davide Barzan e dall’avvocato Nunzia Barzan e scortata per l’ingresso dalla porta principale del palazzo di Giustizia dagli agenti di polizia.

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Così è ripreso il racconto proprio dal suo snodo chiave: dalla ‘grande accusa’, ossia dalla versione recente secondo cui prima di trovare il corpo della suocera, quella mattina Manuela abbia incontrato nel seminterrato l’ex amante ora indagato per omicidio.

Dassilva si sottrae al confronto in aula

È stata una lunga giornata e proprio alla fine, all’uscita della Bianchi del tribunale, è il suo legale, Davide Barzan, a parlare con i giornalisti e a riferire che Dassilva ha negato la disponibilità a confrontarsi in aula con l’ex amante. “Alla richiesta del gip – ha comunicato Barzan – se la signora Bianchi fosse disponibile a un confronto col signor Dassilva, si è detta assolutamente disponibile. La difesa di Dassilva, unitamente allo stesso Dassilva, si è sottratta a questo confronto in aula” (video).

Manuela Bianchi scortata dalla polizia mentre entra in tribunale per il secondo giorno di testimonianza (foto Migliorini)
Manuela Bianchi scortata dalla polizia mentre entra in tribunale per il secondo giorno di testimonianza (foto Migliorini)

Il racconto di Manuela

“Mi ha fatto segno di non urlare. E mi ha detto di un corpo di donna dietro la porta tagliafuoco". Poi "mi ha detto che cosa fare", "mi ha detto di andare di sopra al primo piano e chiamare il vicino di casa moldavo". Così aveva ritrattato Manuela Bianchi, fornendo agli inquirenti una nuova versione della mattina del 4 ottobre e degli 11 minuti di vuoto totale tra l’arrivo in garage e la chiamata ai soccorsi (8.09-8.20). E oggi, sempre dietro al paravento fatto mettere dal giudice, Manuela ha confermato tutto. Anzi, ha aggiunto. Incalzata dal gip Cantarini l’ex amante di Dassilva, presente in aula, ha chiarito alcune incongruenze rimaste sospese sulle nuvole del dubbio dopo l’interrogatorio. "Sapevo della presenza di cocci di vetro oltre la porta tagliafuoco perché Louis mi aveva avvertito", ha sostenuto.

E ancora, in quei circa tre minuti di conversazione che i due amanti avrebbero avuto in garage, Dassilva avrebbe anche detto alla donna: "Di dire che ero andata io a suonargli alla porta per chiedere aiuto", ha aggiunto sempre Manuela nella testimonianza-fiume. "Io ho riconosciuto Pierina solo la terza volta che l’ho vista e perché ne ho riconosciuto il viso (mentre in precedenza la donna in alcune interviste aveva detto di aver riconosciuto la suocera dalla borsa, ndr). Inizialmente – ha continuato – ho pensato che fosse la mamma del vicino moldavo perché Dassilva mi aveva detto di andarlo a chiamare".

Le domande della difesa e una testimonianza

Un racconto che è stato ritenuto "lineare" dalla procura, mentre subito dopo la pausa tra le 14.30 e le 16 gli avvocati difensori di Louis Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno aperto il fuoco nel contro-interrogatorio da centinaia di domande per andare a scovare ogni punto cieco e ogni presunta incongruenza nel racconto reso dalla Bianchi al giudice. Fabbri e Guidi si sono concentrati anche sulla testimonianza di una donna che quella mattina si trovava nei garage di via del CIclamino per prendere il proprio scooter e uscire. Testimonianza in cui, anche alla procura, la donna aveva detto di avere visto solo una luce accesa nel garage di Manuela Bianchi, ma di non ricordare di aver visto o sentito nessuno nel seminterrato a quell’ora. Ma a favore di quale versione andrebbe questa testimonianza?

Nuova consulenza sul cellulare di Manuela

Da un lato la procura e le parti offese ritengono che sia "in linea" col racconto della Bianchi (che dice di avere bisbigliato con il senegalese dentro al garage), mentre per gli avvocati di Louis metterebbe in dubbio la ricostruzione fatta da Manuela. La difesa dell’indagato ha tra le proprie carte anche una nuova consulenza tecnica sul cellulare di Manuela Bianchi che riferisce di tre utilizzi tra le 8.11 e le 8.15, spostando così in avanti di qualche minuto i tempi del racconto. Consulenza che, insieme a quella della procura in opposizione all’istanza di scarcerazione, verrà poi depositata a fine incidente probatorio.

Dassilva incredulo e arrabbiato

Una vera e propria battaglia giudiziaria quella di oggi. Battaglia a cui Dassilva ha assistito incredulo e anche arrabbiato, stando a quanto trapela, per le accuse a lui rivolte durante la testimonianza della ex amante. E adesso la resa dei conti sembra davvero dietro l’angolo, con il gip chiamato ad esprimere parere favorevole o meno alla scarcerazione dell’indagato dopo che domani si sarà concluso il terzo atto dell’interrogatorio-fiume.