Rimini, 10 febbraio 2025 – Il ‘sipario’, in via del Ciclamino, si alzerà domani (11 febbraio) alle 15.30. In un quartiere per l’occasione blindatissimo da decine di agenti della polizia di Stato, pronti a tenere a bada il prevedibile assalto di giornalisti e curiosi, per Louis Dassilva - unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, commesso a Rimini il 3 ottobre del 2023 - scocca l’ora della verità.
La prova più attesa, quella che dovrà stabilire se la sagoma misteriosa - ripresa nella video della cam 3 della farmacia San Martino, alle 22.17 della sera dell’omicidio - appartiene proprio al 34enne senegalese, in carcere dal 16 luglio, oppure al vicino di casa, Emanuele Neri, che in televisione ha più volte detto di essersi riconosciuto nel profilo che per una frazione di secondi transita davanti alla camera.

E’ l’ora dell’incidente probatorio, voluto dal gip Vinicio Cantarini per ‘tagliare la testa al toro’ e sbrogliare la matassa di un giallo intricatissimo.
Una messa in scena, su cui incombe ora l’incognita maltempo, che potrebbe far slittare tutto a mercoledì (o a data da destinarsi). Si procede a tappe serrate, secondo una rigida tabella di marcia. Alle 15 tutti convocati in via del Ciclamino: Dassilva, Neri, periti, consulenti, avvocati. Vietato riprendere, vietato scattare foto. Per i residenti ordine categorico di non uscire di casa.
A tecnici ed elettricisti il compito di ricreare condizioni di luce compatibili con quelle della sera del 3 ottobre 2023. Louis dovrà indossare la maglietta con logo “Eco Service" e occhiali da vista/sole con cappellino di colore bianco. Dovrà inoltre portare con sé una maglietta a maniche corte bianca e una maglietta a maniche corte nera. Quanto a Neri, dovrà indossare la maglietta con logo “Edil-Infissi“, gli occhiali da vista e il marsupio in uso all’epoca dei fatti. Inoltre, anche lui dovrà avere con sé una maglietta a maniche corte bianca e una maglietta a maniche corte nera. Dassilva e Neri saranno affiancati da 3 volontari senegalesi e 3 volontari di etnia caucasica di corporatura e altezza similare.
Seguendo una linea tracciata sull’asfalto, entrambi saranno chiamati a percorrere il medesimo tragitto dello sconosciuto della cam 3, transitando davanti all’occhio elettronico della telecamera posta all’interno della farmacia. Dalle 15.30 si procederà ai rilievi inerenti il quesito dell’esperimento giudiziario: valutazione statica e dinamica alle varie velocità della camminata e alla stima dell’altezza. La sera, alla presenza dei sei figuranti, si lavorerà sulle variazioni di intensità, riferite alla carnagione della pelle delle braccia. L’esame della pigmentazione sarà l’elemento determinate per stabilire, con un relativo grado di precisione, se la sagoma sia riconducibile all’indagato oppure al vicino di casa Neri.
Un esito favorevole alla tesi della Procura di Rimini (che indica in Louis Dassilva la sagoma delle immagini e di conseguenza anche l’assassino di Pierina), potrebbe spianare la strada verso la conclusione delle indagini preliminari.
Il tutto in attesa di conoscere i risultati - attesi per oggi - dell’altro incidente probatorio, quello sui 2 telefonini, 4 orologi digitali e 2 laptop di proprietà di Dassilva.