Rimini, 27 marzo 2025 – Terzo round di interrogatori per Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, ora indagata per favoreggiamento e principale accusatrice dell'ex amante Louis Dassilva.
Leggi anche La versione di Manuela: “Pierina voleva prendere un detective”
E proprio con lui, e con i loro sguardi incrociati dopo molto tempo, il colpo di scena finale. Poco dopo le 10 di oggi Manuela, accompagnata dall'avvocato Nunzia Barzan e dal criminalista Davide Barzan (video), è entrata in tribunale per sottoporsi alla terza parte dell'incidente probatorio chiesto dal gip Vinicio Cantarini. E ha fatto nuove rivelazioni aggiungendo particolari al suo racconto: emergerebbe un certo timore dell’indagato Dassilva nei confronti della vittima.

Dopo aver ripercorso le fasi della sua storia d'amore con Louis Dassilva, la sera del 3 ottobre e la mattina del 4 ottobre 2023 ,oggi le domande del gip si sono focalizzate sulle intercettazioni ambientali tra Manuela e Louis, nella sala d'attesa della questura di Rimini, e tra Manuela e il fratello Loris Bianchi. Questa mattina il consulente della Bianchi, il criminalista Barzan (video), parlando con i giornalisti prima di entrare in tribunale, si è detto contento di come è andata nei primi due giorni di incidente probatorio: “Manuela ha detto tutta la verità e quando la verità viene fuori nelle aule di giustizia è sempre emozionante. Quello che ci sta a cuore è avere giustizia per la povera Pierina Paganelli e per i suoi famigliari”. Sulla presunta nuova relazione di Manuela ha risposto che la donna “non ha mai parlato di nuove relazioni. Stiamo sui fatti”.
Il colpo di scena e l’incontro di sguardi tra Louis e Manuela
"Signora Bianchi, guardi negli occhi Dassilva e mi dica se conferma quanto fin qui detto?" E' terminato con un colpo di scena il lungo incidente probatorio per interrogare la nuora di Pierina, Manuela Bianchi. Il gip Vinicio Cantarini al termine dell'udienza ha disposto che venisse rimosso il paravento dietro il quale per tre giorni la nuora Manuela ha reso dichiarazioni che di fatto aggravano la posizione di Louis Dassilva e le ha chiesto di guardare negli occhi il senegalese. "Guardando negli occhi il Dassilva, lei conferma quanto fin qui detto?", ha chiesto il gip. E Manuela Bianchi, dopo aver brevemente guardato l'ex amante, ha semplicemente risposto "sì confermo".
Non è stato certamente un confronto diretto per il quale forse bisognerà aspettare il processo, ma comunque la tensione nell'aula era palpabile come l'emozione. Il gip ha anche stabilito il termine a martedì per depositare le varie consulenze e memorie, dopodiché il giudice deciderà sull'istanza di scarcerazione presentata dai legali di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi. "Manuela ha detto la verità, siamo felici di come sono andate le cose - è il parere di Davide Barzan, criminalista e consulente della Bianchi -. Manuela ha detto quello che mancava nella versione del 4 marzo, ad esempio per quanto riguarda il passaggio dei cocci. Ha confermato che è stato Dassilva a chiederle di andare a chiamare il vicino di casa moldavo e di abbracciarlo".
Louis temeva che Pierina ingaggiasse un investigatore privato
Louis Dassilva temeva Pierina, o meglio, il fatto che la 78enne potesse assumere un investigatore privato per scoprire con chi la nuora intrattenesse una relazione extraconiugale. La Bianchi starebbe fornendo nuovi dettagli a carico del 35enne senegalese, detenuto nel carcere di Rimini dal 16 luglio 2024. Dassilva, difeso dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha sempre respinto le accuse, sminuendo la relazione avuta con la nuora della vittima. Le dichiarazioni di Manuela Bianchi avrebbero dunque fatto emergere una particolare inquietudine di Louis Dassilva nei confronti di Pierina, la quale, secondo quanto riferito dalla nuora, aveva già fatto ricorso a un investigatore privato in passato, prima della separazione del figlio.
Louis: no al confronto con Manuela
Il confronto diretto tra Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli, e Louis Dassilva, unico indagato per l'omicidio dell'anziana e col quale la Bianchi aveva una relazione extraconiugale, non si farà, almeno per ora. A specifica richiesta del gip Vinicio Cantarini la donna si è detta disponibile, mentre il 35enne ha negato il consenso. Il suo avvocato, Riario Fabbri ha spiegato che un confronto magari in futuro ci sarà, "lo faremo - ha detto - ma quando conosceremo tutti gli aspetti che possono essere contestati. Su questo si basa il diritto di difesa". Per i difensori Riario Fabbri e Andrea Guidi è una questione di "discovery" degli atti che sarebbe ancora parziale. All'uscita del tribunale i legali di Louis hanno fornito la loro lettura del lungo ed estenuante interrogatorio. "Ribadiamo il concetto: esiste una credibilità soggettiva e oggettiva. Sulla credibilità soggettiva ci siamo già espressi con una articolata memoria, per quanto riguarda quella oggettiva riteniamo che all'esito dell'incidente probatorio siano emersi elementi che collimano con la versione del nostro assistito, ovvero che la mattina del 4 non si trovava ad attendere Manuela Bianchi. Sono state rese dichiarazioni che andranno vagliate alla luce di tanti altri elementi presenti nell'indagine". Sulla presunta testimone che afferma di aver visto la basculante di Manuela aperta con la luce accesa alle 8.10, "ci sono una serie di elementi che sono emersi e che dovranno emergere nelle consulenze di parte che verranno depositate". "Ci sono - hanno aggiunto gli avvocati - una serie di motivazioni che, secondo la difesa, non sono condivisibili sotto il profilo logico: sarà poi il gip a trarre le sue conclusioni".
Dassilva e i riti voodoo
Secondo gli investigatori inoltre l'uomo come emerso dalle intercettazioni avrebbe chiesto ad uno stregone in Senegal di praticare riti voodoo contro poliziotti della Squadra Mobile e Pm prima ancora che venisse arrestato. Quanto raccontato questa mattina da Manuela Bianchi farebbe emergere quindi una paura personale di Louis Dassilva nei confronti di Pierina la quale già in passato prima della separazione del marito,- secondo quanto riferito dalla Bianchi- aveva ingaggiato un investigatore privato. L'udienza di questa mattina dovrebbe essere l'ultima di questo lunghissimo incidente probatorio iniziato martedì scorso proseguito ieri e probabilmente per tutta la giornata di oggi. Bianchi starebbe quindi raccontando nuovi elementi inediti al gip Cantarini, chiamato a decidere sull'istanza di scarcerazione presentata dal senegalese.
Cosa ha detto Manuela il 26 marzo
Durante l'interrogatorio del 26 marzo, Manuela Bianchi, ha confermato la versione fornita agli inquirenti il 4 marzo scorso, ribadendo quindi di aver incontrato Louis Dassilva, suo ex amante e principale sospettato dell'omicidio, in carcere dal 16 luglio scorso, nel sottoscala del condominio la mattina del ritrovamento del cadavere.
La Bianchi ha sostenuto che Dassilva le avrebbe intimato di tacere sull'accaduto. L'interrogatorio si è concentrato sulla natura della relazione tra la Bianchi e Dassilva e sulle circostanze del ritrovamento del corpo di Pierina. La Bianchi ha anche fornito dettagli sul riconoscimento del cadavere, come i cocci di vetro che avrebbe avuto in mano Pierina, particolare che le sarebbe stato riferito da Louis. E sul riconoscimento della suocera, Manuela ha detto che questo le sarebbe riuscito solo in secondo momento e non grazie alla borsa dell’anziana. L'interrogatorio è stato lungo e dettagliato, con momenti di tensione tra le parti.