
Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli, uccisa a coltellate in via del Ciclamino a Rimini
Rimini, 13 marzo 2025 - Cristallizzare le parole di Manuela Bianchi. Di fatto, blindare l’ultima versione resa dalla nuora di Pierina Paganelli sotto interrogatorio lo scorso martedì: quando la donna è stata iscritta al registro degli indagati per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta sul delitto di via del Ciclamino. Manuela Bianchi potrebbe insomma essere risentita in sede di incidente probatorio, come richiesto oggi dal pm Daniele Paci al gip Vinicio Cantarini, in attesa della decisione del giudice.
Le considerazioni del pm alla base della richiesta si basano sul fatto che la Bianchi avesse una relazione con l’indagato per omicidio Louis Dassilva e che la stessa “in qualità di persona informata sui fatti” abbia “reso dichiarazioni mendaci in plurime occasioni”, accennando alle precedenti 4 sit antecedenti l’interrogatorio del 4 marzo.
In quella circostanza invece la Bianchi aveva cambiato la propria versione, raccontando tra le altre cose di un incontro nel seminterrato di via del Ciclamino la mattina del 4 ottobre. Quando, stando alla donna, Manuela si sarebbe trovata di fronte Louis Dassilva prima di ritrovare il cadavere di Pierina.
Lo stesso secondo Manuela l’avrebbe avvertita della presenza di una donna al di là della porta tagliafuoco e, poi, anche di non urlare e come comportarsi dopo: dove dirigersi e chi chiamare. Dichiarazioni, queste, ritenute di enorme rilevanza dalla procura, che in merito avrebbe anche riscontri tecnici per rilevarne la veridicità. Per questo, ora il pm ha chiesto l’ascolto di Manuela in incidente probatorio, per blindare la versione e metterla così direttamente a disposizione in un eventuale processo. La necessità, sostiene la procura, di anticipare l’acquisizione di prova è dovuta anche al fatto che Manuela sia indagata proprio per favoreggiamento verso il proprio ex amante relativamente a un reato commesso. Oltre al fatto che “Manuela Bianchi è persona offesa nel procedimento” per atti persecutori per il quale “stata richiesta la fissazione dell'udienza predibattimentale nei confronti di Bartolucci Valeria, moglie dell'indagato”.
Infine, il timore del pm è che la Bianchi e i suoi parenti più stretti possano “essere oggetto di minacce affinché la Bianchi ritratti le accuse nei confronti di Louis Dassilva” e che “anche in considerazione della rilevanza mediatica dell'omicidio di Paganelli Pierina, può altresì ricevere offerte di denaro o altre utilità affinché non deponga in Corte di Assise o deponga il falso”. Ora spetterà al gip Vinicio Cantarini decidere se accogliere o meno la richiesta di sentire in incidente probatorio la Bianchi, che è assistita dall’avvocato Nunzia Barzan e dal consulente criminalista Davide Barzan.