Pierre delle disco rapinatore nella baby gang

Il giovane faceva parte di un gruppo ritenuto responsabile di due colpi ai danni di turisti svizzeri: quattro arresti dei carabinieri

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Tra di loro, a quanto pare, c’era anche un ‘pierre’. Uno di quelli che quasi ogni sera battono in lungo e in largo le vie del ‘salotto’ di Riccione, proponendo ai giovani di passaggio prevendite per le discoteche. Peccato solo che, stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, il giovane facesse parte di un quartetto terribile, composto da neomaggiorenni di origine nordafricana, sospettati di essere gli autori di due rapine ai danni di altrettante comitive di turisti svizzeri. I quattro sono stati arrestati nella notte tra venerdì e sabato dal nucleo operativo radiomobile della compagnia dei carabinieri di Riccione.

Un blitz arrivato dopo le denunce presentate da alcune dalle vittime dei colpi, che avevano bussato alla porta della caserma spiegando di essere finite nella trappola fatta scattare dai giovani nordafricani. Al momento il quartetto si trova in carcere, su disposizione del pubblico ministero di turno Annadomenica Gallucci, in attesa dell’udienza di convalida prevista per domani. Il primo episodio risale all’alba di venerdì. Nel mirino sono finiti sei giovani svizzeri che, dopo una serata in discoteca a Misano, stavano facendo ritorno a piedi nel loro albergo.

Il gruppetto si trova sul lungomare quando a un certo punto si ferma davanti a un distributore automatico di bibite. È qui che viene avvicinato da una macchina, a bordo della quale – stando ai primi accertamenti – ci sono i quattro nordafricani. Chiacchierano un po’ con gli svizzeri e si allontanano. Alcuni istanti dopo, però, eccoli tornare alla carica. Uno di loro si sporge dal finestrino e mostra la foto di un ragazzo con il volto tumefatto. "Stanotte un nostro amico è stato picchiato a sangue da degli svizzeri: se siete stati voi, ve la faremo pagare". In realtà si tratta solo di una scusa. I turisti vengono costretti a consegnare le carte di identità e due di loro vengono isolati dal resto del gruppo. Uno di questi, un 18enne, viene minacciato con un coltello e strattonato. A un certo punto si è accorge che la collana che porta al collo è rotta e che ne manca un pezzo. Ovviamente ce l’hanno in mano i quattro nordafricani, che gli ordinano di consegnare anche il pezzo mancante. Poco dopo spariscono nel nulla.

Il secondo episodio risale invece alla notte tra venerdì e sabato. A farne le spese, ancora una volta, una comitiva di turisti svizzeri in vacanza nella Perla Verde da circa una settimana. Nei giorni scorsi uno dei componenti della baby gang, stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri, era riuscito a carpire la loro fiducia, presentandosi come ’pierre’ e vendendo loro alcune prevendite. Il nordafricano e il gruppetto trascorrono la serata insieme in discoteca. All’uscita del locale, però, ecco scattare l’agguato. Il ‘pierre’ telefona agli svizzeri e li accusa ingiustamente di avergli rubato dei soldi. Dà loro appuntamento vicino ad un parco. Il magrebino però non arriva da solo, ma scortato dai complici. Il quartetto si scaglia contro gli svizzeri, minacciandoli per farsi consegnare tutto quello che hanno nelle tasche. I turisti si oppongono, ma a quel punto uno di loro viene schiaffeggiato e spintonato, fino a che, spaventato a morte, non si decide a tirare fuori il suo iPhone 13, oltre a una catena d’oro. Una volta arraffato il bottino, i nordafricani fuggono a gambe levate.

Grazie anche alle testimonianze delle vittime, i carabinieri della compagnia di Riccione sono riusciti a stringere il cerchio attorno ai presuntori autori della doppia rapina. Non è da escludere che il quartetto possa essere riconducibile anche ad altri episodi sui quali sono in corso approfondimenti.

Lorenzo Muccioli