Più di 100 antenne per la telefonia a Riccione, il Comune arruola gli esperti per ’fermarle’

Affidato un incarico da 58mila euro per redigere il nuovo regolamento. Andruccioli: "La legge ci lascia pochi margini, ma faremo tutto il possibile"

Più di 100 antenne per la telefonia a Riccione, il Comune arruola gli esperti per ’fermarle’

Più di 100 antenne per la telefonia a Riccione, il Comune arruola gli esperti per ’fermarle’

La diga che la giunta Angelini vuole erigere al proliferare delle antenne di telefonia mobile passa per un incarico di 58mila euro affidato alla Polab. La società specializzata nel settore avrà il compito di redigere il nuovo regolamento e il piano comunale per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile a Riccione. "Si tratta di un incarico su base triennale – spiega Christian Andruccioli (nella foto), assessore all’ambiente –. La Polab è una società specializzata nel settore di cui si sono avvalsi già altri Comuni per i propri regolamenti". In municipio sanno molto bene che il nuovo regolamento non permetterà all’amministrazione di decidere come, dove e quando i nuovi impianti saranno realizzati sul territorio. "A oggi la normativa nazionale lascia ben pochi margini ai Comuni di poter intervenire. L’obiettivo è fare tutto quanto il possibile per poter avere almeno una interlocuzione con i gestori per la gestione delle installazioni". Mettere un argine al proliferare di antenne non sarà semplice. Negli ultimi anni soprattutto, il numero di impianti sul territorio è aumentato in modo esponenziale. Nell’area di Riccione sono oggi identificati oltre un centinaio di impianti come riporta la mappa di Arpae. I siti effettivi sono 91, e in alcuni casi nello stesso luogo vi sono più impianti, cosa possibile visto che al massimo se ne possono concentrare tre. La zona con la maggiore concentrazione è quella di viale Ceccarini attorno al quale ce nessuno ben 14. Se si prende tutta l’area che va dalla zona Alba all’Abissinia arrivando a monte fino al Paese incluso, se ne trovano più di 50.

a.ol.