
Alcuni sindaci del G20 in corso ad Alghero
Più forze dell’ordine, più personale per la pulizia della città e lo smaltimento dei rifiuti, e più medici per fare fronte alla quantità di turisti che arrivano in estate. Sono alcuni degli ambiti che vengono considerati nel disegno di legge per il riconoscimento e la disciplina delle cosiddette comunità marine e acquali, depositato in Parlamento. L’annuncio è arrivato ad Alghero, nel corso del Destination Summit del G20Spiagge, il soggetto che raccoglie venti tra le principali destinazioni di mare italiane, tra cui Riccione e Cattolica. A comunicarlo ci hanno pensato i parlamentari Giorgia Andreuzza e Gianluca Caramanna, membri della X Commissione. Un passo atteso da tutte le località che fanno parte del G20, tanto che sindaci e assessori hanno salutato la notizia con un lungo applauso. Il disegno di legge è il risultato di un lungo lavoro condiviso all’interno del G20Spiagge, località che da sole attraggono 50 milioni di presenze turistiche annue, pari al 12% del totale nazionale. Si tratta di località cosiddette a fisarmonica perché da piccoli paesi o comuni di ridotte dimensioni, diventano in estate centri capaci di raddoppiare, o moltiplicare in modo sensibile la propria popolazione. Di conseguenza cresce la mole di lavoro per fornire i servizi, dalla sicurezza alla sanità fino al controllo alla gestione dei rifiuti e alla pulizia della città. Costi aggiuntivi che spesso gli stessi Comuni non possono affrontare perché vincolati dalle regole di bilancio che valgono per tutti gli enti pubblici. Con il disegno di legge si vuole sovvertire questa regola dando alle località costiere la possibilità di avere le risorse per garantire i servizi a una popolazione sensibilmente superiore durante il periodo estivo.