"Più personale per la centrale Iss"

Sanità, continua l’assalto al servizio territoriale. Ma l’azienda corre ai ripari: "Aumentate le postazioni"

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"A circa tre settimane dall’avvio del servizio, la Centrale operativa territoriale ha gestito e risposto a oltre 5.500 utenti. Si tratta di numeri veramente importanti, in quanto superano il 18,5% della popolazione con più di 14 anni, cioè gli assistiti dei Centri per la salute". Snocciola i numeri l’Istituto per la sicurezza sociale rispondendo alle critiche mosse dall’Unione consumatori sammarinesi che ha raccolto le rimostranze dei cittadini verso il servizio partito da qualche settimana. "Ci hanno segnalato lunghi tempi di attesa – scrive Ucs chiedendo risposte ai vertici dell’Iss – quindi abbiamo chiesto se è intenzione della direzione implementare il personale infermieristico assegnato al Cot per diminuire tali tempistiche, di quante unità e se con personale aggiuntivo ‘nuovo’ o reperito da altri servizi". Dall’inizio del servizio ad oggi, "il tempo medio di attesa prima della risposta – rileva l’Iss – si attesta intorno agli 8 minuti. Si tratta tuttavia, di un valore molto fluttuante, che in alcune fasce orarie ha superato anche i 20-30 minuti, mentre nella maggior parte degli altri momenti registra tempi di attesa molto più bassi, pari anche a un minuto o di risposte immediate".

"E’ evidente – la risposta del direttore sanitario dell’Iss, Sergio Rabini – che in precise fasce orarie, alcuni utenti non siano riusciti a prendere la linea perché in troppi stavano contattando nello stesso momento la Centrale superando, quindi, il numero di chiamate gestibili in contemporanea dal sistema. Evidenzio tuttavia che questo fatto si è verificato esclusivamente il giorno dell’avvio della Centrale e nelle giornate di lunedì 16 e lunedì 23 maggio. Per tale ragione, sono state già aumentate le postazioni in modo da avere più operatori presenti al fine di rispondere contemporaneamente a tutte le richieste di assistenza, soprattutto durante le prime ore della mattina". L’Unione consumatori sammarinesi chiede anche un maggior filo diretto con gli operatori sanitari. "Riteniamo che il rapporto di esperienza conoscitiva e di fiducia che nel tempo si era instaurato tra i cittadini e gli infermieri dei Centri sanitari, che conoscevano già l’anamnesi dei pazienti, con questo nuovo strumento sia venuto a mancare. Perciò abbiamo suggerito, ad esempio, di fornire ad inizio chiamata il nome dell’operatore che risponde per poter avere un referente con cui chiedere di interloquire nuovamente".