"Più vigili e telecamere contro le baby gang"

Daniela Angelini fissa le priorità: 3,5 milioni da investire per la sicurezza. "Prime avvisaglie preoccupanti, non c’è tempo da perdere"

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Investire 3,5 milioni di euro in sicurezza già nel 2022. Daniela Angelini presenta le sue carte, quelle del programma elettorale con il quale sfidare gli avversari e "pensare la Riccione dei prossimi 15 anni". Ma prima di guardare lontano, la candidata della coalizione composta da Coraggiosa, Pd, M5S, 2030, Uniamo Riccione e Riccione col cuore pone priorità ben precise da affrontare "nei primi giorni dalla futura giunta". Una di queste è la sicurezza. "Va rafforzata la polizia municipale. Ciò significa aumentare l’organico della polizia locale, implementare la videosorveglianza ed avere dei presidi sparsi sul territorio". Tutto questo "da subito perché abbiamo già visto le avvisaglie di ciò che può accadere in estate. Lo abbiamo vissuto e avremmo già dovuto prepararci la stagione scorsa. Sappiamo quali sono le zone più a rischio in città, sappiamo che il tema va affrontato. In stazione deve esserci un presidio fisso e i ragazzi che giungono sui treni pieni nei weekend vanno identificati al loro arrivo". Altra priorità è viale Ceccarini. "Non c’è dubbio che vada avviato un percorso condiviso per una importante rigenerazione futura, ma serve anche un’azione immediata visto lo stato in cui si trova. Non si può continuare con una pavimentazione così, una simile gestione del verde e la scarsa cura dei dettagli".

Urbanistica. Oltre all’area centrale a mare e al porto ("C’è un lavoro fatto dall’architetto Franchini da cui partire modificandolo") andranno ripensati anche viali e quartieri (viale Dante, il d’Annunzio, l’Abissinia, la Punta dell’Est, San Lorenzo, Fontanelle, Spontricciolo, Marano e Raibano). L’idea che sta alla base delle scelte della coalizione della candidata è quella di "considerare tutta la città nel suo insieme. Non si può più intervenire in una zona o quartiere senza pensare al resto. Serve anche una armonia estetica in città". Saranno scelte condivise con comitati, consorzi e i soggetti che insistono nelle aree, seguendo la filosofia della candidata che vuole riportare i cittadini al centro del confronto. Ci sono poi le ‘porte della città’. A nord "penso a una wellness valley nelle zone delle ex colonie esistenti dopo un confronto con Regione e Soprintendenza per capire le possibilità di azione sugli immobili. Un progetto che andrà condiviso con Rimini per una riqualificazione dell’intera area". A sud una Spa cittadina e aprire il dialogo con i Ceschina per trovare un accordo sulla riqualificazione delle loro aree. Infine "il boulevard dei paesaggi, idea solo accennata in passato. Oggi diviene necessario pensare a ricucire il territorio con ciclabili e verde".

Hotel. "Va trovato un modo per dare un futuro alle strutture ormai marginali. L’idea è quella di accorparle. Non servono nuovi appartamenti e non serve occupare nuovo territorio".

Turismo. "Ripensare la programmazione. Basta con gli eventi all’ultimo minuto". Ed anche, "alziamo la qualità e basta con il gratis per tutti. Gli eventi possono essere anche a pagamento". Poi c’è la necessità di una Dmo, Destination management organization, "come cabina di regia per la promozione e organizzazione. Sull’imposta di soggiorno ripristinare il tavolo con le categorie per stabilire come investirla".

Pnrr. "Dobbiamo essere pronti a intercettare i fondi, ma servono professionalità che oggi in municipio non ci sono. In passato con i fondi europei abbiamo già perso tanti treni. Lo stiamo facendo anche ora, purtroppo. Serve un ufficio preposto".

Bertazzoni. "L’amministrazione uscente non è riuscita a venderla (per farne fare un hotel). Potrebbe diventare la sede dell’Accademia delle professioni turistiche interagendo con il privato. Un nuovo polo per le professioni inerente le strutture turistiche".

Andea Oliva