
Per poco non ci è scappato l’incidente. Una fiammante Dodge Charger del 2009 appartenuta alla polizia americana del dipartimento del New Jersey, parcheggiata in bella vista sulla via Marecchiese, con il numero di telefono 911 stampato nelle fiancate e la parola inequivocabile "Emergency". Sul tetto il segmento che racchiude le sirene lampeggianti rosso blu e sotto sfavillano le borchie cromate inserite nei cerchioni nero scuro. Poi le scritte dominanti "Police" e "West Orange", ovvero il sobborgo di Newark nella contea dell’Essex. Non ci sono dubbi. È il modello originale di una macchina della polizia a stelle e strisce, a cui non sono state apportate modifiche. E’ il sogno americano in salsa Miami Vice, avverato per la gioia dei tanti riminesi che, con grande stupore, hanno avvistato il veicolo fuori dal mercatino dell’usato Rigiro nei giorni scorsi.
"Sono cari amici, possiedono un paio di macchine della polizia e organizzano eventi travestendosi da poliziotti, vengono qui da qualche anno", spiegano Matteo Girometti e Marcello Righetto, titolari dell’attività in via Marecchiese. E, sorpresa, i proprietari dell’automobile sono però una coppia di tedeschi. Estravaganti, i due compongono la famiglia Klenk. Lei si chiama Carmen e il marito Tino, oscillano sulla trentina d’anni (rispettivamente 34 e 33) e provengono da Schwäbisch Hall, remota città del Baden Württemberg. Tino è titolare di un’azienda di pavimenti sintetici, però quando la moglie ha visto l’automobile della polizia Usa, non ha saputo resistere. "Mi ha detto: ’voglio quella macchina a tutti i costi, è la mia macchina dei sogni’, l’abbiamo comprata in Germania per circa 50mila euro, proveniva dagli States ed è tutta originale, sia internamente che esternamente, adesso ne possediamo due modelli differenti. La Dodge ha un motore potentissimo e non la venderei per niente al mondo".
"Prima del 2009 alle macchine della polizia americana – spiega Tino, perché arrivassero in Europa, la legge imponeva che venissero rimosse le sirene, adesso non è più così, perché le puoi comprare allo stato originale". La coppia, della passione per le American car ne ha fatto un secondo lavoro, e da qualche anno si diletta a partecipare a eventi e matrimoni su invito (spesso) degli agenti di polizia, che ne fanno richiesta: "Perché i poliziotti veri non possono usare la macchina di servizio", spiega Tino aggiungendo che per ogni evento della durata di due ore, guadagna sui "300 euro, ma con due macchine – aggiunge – il prezzo raddoppia". Un business che abbiamo alimentato soltanto con il "passa parola, non abbiamo un sito web". E l’automobile è perfettamente in regola così com’è: "Abbiamo circolato quasi in tutta Europa, tranne nei paesi dove la scritta "Police" è uguale a quella della macchina, come la Francia o il Regno Unito, lì è proibito". L’uniforme dona ad entrambi: Tino ben rasato in volto e Carmen sfoggia una chioma rosso fuoco, posano in fotografia a loro agio con tanto di manette, pistola e manganello appesi al cinturone. "Vogliamo viaggiare fino a Sud, in direzione Gallipoli". Tedeschi, turisti di nuova generazione.
Andrea G. Cammarata