Rimini, poliziotto giocava a tennis durante la malattia

L’assistente capo della Polaria Mariella rinviato a giudizio per truffa ai danni dello Stato. Venne smascherato dai suoi colleghi

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Rimini, 14 novembre 2019 - Figurava in malattia, impossibilitato a lavorare come poliziotto, ma perfettamente in forma per giocare a tennis e disputare tornei e suonare il basso in una band. L’ex assistente capo della Polaria, Antonino Mariella, (difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù) 45 anni, nato a Pesaro, ma residente a San Savino di Montecolombo, dovrà rispondere davanti al tribunale del suo comportamento.

E’ stato, infatti, rinviato a giudizio per truffa ai danni dello Stato e sarà processato il 14 settembre dell’anno prossimo. Nel dicembre di due anni fa, dopo mesi di indagini, il poliziotto era stato smascherato dai suoi stessi colleghi della Polaria che lo erano andati ad arrestare in seguito all’ordinanza emessa dal gip Sonia Pasini su richiesta del pm Davide Ercolani.

Per un anno intero, il poliziotto non si era presentato al lavoro perchè affetto da una ‘lombosciatalgia sinistra’ che, a suo dire, gli avrebbe impedito di svolgere la sua attività di assistente capo di Polizia presso la Polaria, all’aeroporto di Rimini. Il tutto dal 2 gennaio al 9 dicembre 2015. E per sostenere la sua malattia, stando all’accusa, ‘avrebbe simulato ed aggravato reiteratamente le patologie in modo da trarre in errore le autorità sanitarie’.

Il tutto con un unico scopo: quello di percepire la retribuzione senza lavorare, avere benefici ed esenzioni, ma soprattutto di arrivare ad ottenere dal ministero dell’Interno dell’indennizzo per malattia dovuta a causa di servizio.

Infatti durante il periodo di malattia Mariella, iscritto alla Federazione tennis, invece di stare a letto a curarsi, ha partecipato, a livello agonistico, a ben otto tornei di tennis. Una patologia invalidante per lavorare, ma non per correre sui campi da tennis dietro a una pallina, quella di cui era affetto Mariella.

A scoprire il tutto erano stati i suoi stessi colleghi che, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, avevano voluto vederci chiaro. Così avevano messo delle telecamere nel circolo tennis dove Mariella si allenava. Ed erano riusciti a immortalarlo mentre si allenava.

Lui che dichiarava di far fatica a portare la pistola, a stare in piedi e o seduto che saltava come in un grillo dietro alla pallina. Poi sono state scoperte tutte le sue partecipazioni ai tornei di tennis e i concerti live, mentre era ufficialmente malato e ‘bloccato’. L’uomo aveva anche fatto richiesta per ottenere dal ministero l’indennità di malattia per causa di servizio. Ora il poliziotto dovrà, invece, rispondere davanti al giudice del suo comportamento.