ANDREA OLIVA
Cronaca

"Ponte blindato, un trenino non basta"

Un trenino con una capienza di 60 persone al posto di un autobus lungo 18 metri carico di turisti. "Già...

Un trenino con una capienza di 60 persone al posto di un autobus lungo 18 metri carico di turisti. "Già...

Un trenino con una capienza di 60 persone al posto di un autobus lungo 18 metri carico di turisti. "Già...

Un trenino con una capienza di 60 persone al posto di un autobus lungo 18 metri carico di turisti. "Già detta così appare una soluzione surreale - attacca Stefano Paolini consigliere di FdI -. E’ assurdo che in municipio vogliano per colmare così il grosso problema che hanno contribuito a generare nel tratto che va dall’Alba a Marano". Dall’ottobre scorso non transita più la linea 11 perché l’autobus non può attraversare il ponte sul Marano in viale d’Annunzio. Le condizioni del ponte sono tali che anche mezzi con una stazza inferiore non possono più transitare. "Da allora il bus della linea 11 non circola più in questo tratto del lungomare, ma ancora non c’è una soluzione vera. Sentiamo parlare di un trenino che sarebbe a pagamento e girerebbe durante il giorno tra piazzale Azzarita e il Marano prima del ponte. In municipio vorrebbero gestire così la quantità di clienti degli hotel che dovranno spostarsi quotidianamente. Mi chiedo se può essere una soluzione credibile affidarsi a un trenino da 60 posti".

Tra gli albergatori c’è forte preoccupazione e in settimana ci sarà un ulteriore incontro per capire come l’amministrazione andrà a gestire la situazione. A chiedere certezze sono anche i locali che si troveranno senza un trasporto pubblico in zona. Per i locali c’è anche un altro tema da porre: i pullman che l’estate passata partivano nella notte dal Marano per portare i giovani nelle discoteche per poi tornare indietro. Se i locali dovessero riproporre il servizio, i mezzi dovrebbero fare avanti e indietro durante la notte sul lungomare di viale d’Annunzio tra il Marano e la zona Alba, perché non potrebbero transitare sul ponte per le condizioni della struttura. "Serva un’alternativa - riprende Paolini – mentre pare che in municipio abbiano largamente sottovalutato la portata dei disagi che la chiusura del ponte al trasporto pubblico avrebbe provocato".

Tradotto, per il consigliere comunale di FdI servono navette ed è qui che si pone il tema di Start Romagna. "Perché non si è valutato un trasporto pubblico alternativo? Con la mancanza dell’11, costretto a viaggiare a monte della ferrovia, serviva un servizio pubblico integrato capace di sopperire ai problemi di transito. Invece pensano di fare la stagione con un trenino su cui dovrebbero salire anche i turisti con le valigie. Prima li facciamo arrivare in treno, poi li facciamo salire in trenino".

Andrea Oliva