Ponte di Marazzano, allarme in Valconca. "Sta crollando"

Il presidente della Provincia Riziero Santi lo ha chiuso con urgenza per un cedimento strutturale

Il ponte di Marazzano chiuso ieri collega i comuni di Gemmano e Montescudo-Montecolombo

Il ponte di Marazzano chiuso ieri collega i comuni di Gemmano e Montescudo-Montecolombo

Rimini, 7 dicembre 2019 - Il ponte di Marazzano collassa. Al punto che il presidente della provincia, Riziero Santi, ieri ha firmato in tutta fretta un’ordinanza di chiusura immediata. Una decisione che potrebbe avere evitato una tragedia, il cedimento strutturale di un pilone centrale avrebbe potuto causare un crollo al passaggio del primo mezzo.

Cosa sia stato a provocare il disastro quasi certamente è stata la piena dei giorni scorsi. E’ già da qualche tempo che i ponti della provincia sono sotto stretta osservazione per valutarne la criticità. Alcuni più degli altri, come quello di Verucchio, di Ponte Messa e, appunto, quello di Marazzano in Valconca, proprio al confine di due comuni, Gemmano e Montescudo-Montecolombo che conta una cinquantina d’anni. E’ lui a collegare i due paesi scavalcando il fiume Conca, e ora i residenti dovranno passare a monte o a valle, allungando la strada di diversi chilometri. Qualche mese fa era stato oggetto di una sorta di maquillage, un intervento ai cordoli laterali che era costato circa 30mila euro, ma per il resto la struttura sembrava non presentare problemi. Invece si preparava il peggio. «Il primo sospetto l’abbiamo avuto lunedì scorso – spiega Riziero Santi – quando abbiamo notato che sopra c’era uno strano avvallamento. A quel punto abbiamo fatto una prima verifica che ci ha fatto pensare ci fosse qualcosa di molto serio, e abbiamo chiamato subito un ingegnere strutturista per verificare di cosa si trattasse e non correre rischi. La risposta è arrivata questa mattina: cedimento strutturale del ponte. La situazione era quindi allarmante e non c’era tempo da perdere: il ponte andava chiuso immediatamente, per impedire che qualche mezzo ci passasse sopra, con il rischio di causarne il crollo e provocare una tragedia». Gli esperti avrebbero rilevato il cedimento di un pilone centrale, di circa 15 cm, con molta probabilità provocato dalla piena del Conca. Santi ha già allertato anche la Regione. «Dovremo gestire l’emergenza – spiega il presidente della Provincia – e soprattutto sapere come intervenire. Non siamo sicuri che il ponte possa essere recuperabile, dovremo fare altri accertamenti ma c’è anche il rischio di doverlo buttare giù e rifarlo. Non escludo nulla, ma in questo caso di parlerebbe di diversi milioni di euro. Sono comunque molto orgoglioso del tipo di lavoro che stiamo facendo, il monitoraggio continuo dei ponti, come in questo caso ha evitato una situazione di altissimo pericolo».