Popolare Valconca, Bossi promette: "Sportelli e marchio non si toccano"

Il ceo di Cherry Bank e i commissari hanno incontrato i sindaci in vista dell’assemblea decisiva per la fusione

Popolare Valconca, Bossi promette: "Sportelli e marchio non si toccano"
Popolare Valconca, Bossi promette: "Sportelli e marchio non si toccano"

di Giuseppe Catapano

Un’audizione. Un incontro con i sindaci per spiegare perché per la Banca Popolare Valconca si è reso necessario il commissariamento e, soprattutto, quali sono le prospettive se i soci daranno il via libera alla fusione per incorporazione in Cherry Bank. I commissari straordinari Livia Casale e Francesco Fioretto, e il ceo di Cherry Bank, Giovanni Bossi (il potenziale acquirente), hanno parlato con i sindaci della Valconca in vista dell’assemblea straordinaria di sabato 25. Quella in cui i soci della Popolare Valconca saranno chiamati a esprimersi sul progetto di fusione (i soci di Cherry invece voteranno il lunedì successivo). "Abbiamo illustrato ai sindaci – spiegano Casale e Fioretto – quale percorso è stato portato avanti finora e quali problematiche impedivano alla banca di svolgere un’attività su base autonoma, per cui si rende necessaria un’aggregazione".

Poi a prendere la parola è stato Bossi. Parlando di futuro. "Dopo aver spiegato chi siamo e il motivo per cui ci siamo avvicinati alla Popolare Valconca, cioè la convinzione che con la fusione si possa generare crescita condivisa, ho parlato di ciò che intendiamo fare. Innanzitutto – le parole del ceo di Cherry Bank – è nostra intenzione mantenere tutti i presidi della banca in piena efficacia, a partire dagli sportelli. Molti mi chiedono cosa ne sarà del brand: rispondo che saremmo matti a disperdere il valore di un marchio che in questo territorio è noto e visibile. Si tratterebbe di una clamorosa sciocchezza che non faremo mai". Dunque, il brand non si tocca. "Se arriverà il via libera alla fusione – continua Bossi – nei primi 60-90 giorni ascolteremo le persone della banca e i clienti, per preparare entro la metà del 2024 il piano strategico che avrà come traguardo il 2027 e in cui l’obiettivo è la crescita di tutte le attività. Ci saranno aperture di nuove linee di business e aperture sul territorio in particolare nell’asse che congiunge il Veneto alla Romagna".

La Banca Popolare Valconca serve oltre 40mila clienti tra imprese e famiglie. Dal 2019 al 2023 sono stati erogati finanziamenti per 87 milioni di euro alle famiglie e per 225 milioni alle imprese, con l’acquisto di crediti fiscali per oltre 40 milioni. L’indotto sul comprensorio della Valconca è stato stimato in oltre 20 milioni annui, i dipendenti sono oltre 150. Alle porte c’è un’assemblea dei soci decisiva. "Guardiamo a quel momento con fiducia – ammettono i commissari – mantenendo la soglia di attenzione alta, non bisogna dimenticare ciò che è successo in passato. I prossimi giorni saranno fondamentali, ma i riscontri sono positivi. Puntiamo a portare il maggior numero di soci possibile al voto". Parla di "fiducia razionale", Bossi. "Bisogna fare in modo – dice – che la spiegazione del progetto di fusione sia completa e comprensibile. Da imprenditore e manager sono convinto della bontà di questo progetto".