Rimini, riaperta Porta Galliana: l'antico varco verso il mare

Dopo essere stata per secoli quasi interamente sotterrata, è ora accessibile a tutti l'unica porta cittadina medievale ancora integra

Rimini, aperta ap pubblico Porta Galliana: inaugurazione col sindaco (Foto Petrangeli)

Rimini, aperta ap pubblico Porta Galliana: inaugurazione col sindaco (Foto Petrangeli)

Rimini, 29 aprile 2022 - L'antica porta di Rimini verso il mare rivede la luce e oggi viene aperta al pubblico: la città riscopre così l'antica Porta Galliana, il varco che già in epoca malatestiana rappresentava l'accesso dal mare al cuore di Rimini.  Dopo essere stata per secoli quasi interamente sotterrata, è stata riqualificata al centro di un articolato intervento di valorizzazione iniziato nel 2017 con le indagini archeologiche e ora il monumento diventa il fulcro di una nuova area archeologica accessibile a tutti e connessa alla rete ciclopedonale.  Comprensibilmente orgoglioso il sindaco Jamil Sadegholvaad: "Ci riappropriamo di una grande bellezza, aprendo alla città un luogo prima inaccessibile - commenta - un traguardo per la città e un altro tassello del processo di radicale rigenerazione urbana che fa leva su due pilastri: la riqualificazione sostenibile del patrimonio esistente e una diffusa rinaturalizzazione della città". 

La storia di Porta Galliana

Si tratta dell'unica porta cittadina medievale ancora integra e in parte visibile, ad eccezione della Porta del Gattolo all'interno di Castel Sismondo. Fu costruita nel Duecento a collegamento della città con la zona del porto lungo il fiume Marecchia. Nel XV secolo fu restaurata dall'allora signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta e nel XVI secolo fu chiusa e sostituita con un torrione. Dagli scavi eseguiti dalla società adArte sono emersi i resti del cosiddetto 'ponte morto', una struttura difensiva di grande importanza.  Ma per gli archeologi sono stati gli antemurali rinascimentali "l'inaspettata riscoperta", tra tante altre tracce e ritrovamenti che si sono susseguiti, i quali hanno permesso il perfetto riconoscimento della porta come scolpita nel bassorilievo attribuito ad Agostino Di Duccio.