Porto, al Masterplan ci pensano i cittadini

L’amministrazione condivide il progetto con le realtà portuali e operatori turistici della zona per integrarlo con nuove proposte

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E’ un fronte del porto bello largo quello che ieri si è aperto in municipio per fare il punto con la sindaca Angelini, gli assessori Andruccioli e Imola e il dirigente comunale Baldino Gaddi, neo arrivato in municipio con l’onore e onere dei progetti speciali. Si è ripartiti dal Masterplan dell’architetto Massimo Franchini, seduto al tavolo dei relatori. Erano presenti una quarantina di rappresentanti delle varie realtà che insistono nell’area portuale. "Ripartiamo dal Masterplan presentato dalla precedente amministrazione – ha spiegato Christian Andruccioli, assessore all’Urbanistica –. All’incontro ha infatti partecipato anche l’architetto Massimo Franchini che ha realizzato e illustrato il lavoro fatto". Non si è trattato di una esposizione di idee da tradurre in progetto. La giunta ha voluto fare un passo indietro: condividere il Materplan per accogliere proposte e indicazioni al fine di elaborare un futuro progetto.

Detta così potrebbe paventarsi una lunga attesa, ma in municipio vogliono stringere i tempi. Un mese di tempo per raccogliere le istanze e le proposte di modifica del comparto portuale e dagli operatori turistici che agiscono sull’area. "Raccoglieremo i suggerimenti e le indicazioni che arriveranno dai cittadini – assicura la sindaca Daniela Angelini –. Entro novembre vogliamo portare in maggioranza quello che ci hanno indicato chi vive e lavora in quell’aerea, ma anche cittadini e nel giro di pochi giorni, dopo aver fatto una sintesi anche con le indicazioni amministrative, elaborare le linee guida che ci permetteranno da lì a poco di partire". C’è fretta di iniziare.

Ad oggi in cassa per finanziare il porto sono rimasti 1,4 milioni di euro, pochi. Servirà ben altro, ma i settori tecnici sono pronti a intercettare finanziamenti da bandi nel momento in cui verranno messe nero su bianco le linee di indirizzo e si potrà procedere con un progetto. "La nostra intenzione – prosegue Andruccioli – è poter partire con la progettazione vera e propria all’inizio del prossimo anno". Ma che fine faranno le intenzioni della precedente giunta Tosi, che partivano dalla deviazione del rio Melo per arrivare all’area in mare dove far attraccare le imbarcazioni più grandi? La giunta Angelini non vuole buttare a mare nulla per partito preso. "Noi partiamo dal Masterplan – riprende l’assessore –, saranno associazioni e cittadini a indicare come modificarlo. A quel punto l’architetto Franchini redigerà un lavoro finale e da lì partiremo". Intanto al porto si aspetta. "La condivisione è un bel momento che in passato era mancato - dice Remigio Cattarinetti dell’Adina -. Abbiamo chiesto che le barche restino lungo il canale, e a quanto pare siamo stati ascoltati".

Andrea Oliva