"Porto in scena Gaber Poi mi rivedrete in tv"

Fabio Troiano protagonista a Riccione nello spettacolo ‘Il dio bambino’, con testo e musiche del cantautore milanese e di Sandro Luporini.

"Porto in scena Gaber  Poi mi rivedrete in tv"

"Porto in scena Gaber Poi mi rivedrete in tv"

A Riccione Fabio Troiano, versatile attore di teatro, cinema e tv, nonché sceneggiatore e conduttore televisivo, porta in scena stasera Il dio bambino, con testo e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini (Spazio Tondelli, ore 21). Esempio emblematico del suo ‘teatro di evocazione’, lo spettacolo per la regia di Giorgio Gallione racconta una comune storia d’amore. Ambientato in un metaforico locale in disfacimento, tra bottiglie semivuote e fiori calpestati, il monologo allude a una sorta di festa finita male, tra frammenti di canzoni di Gaber. Di recente sul set di Tre sorelle, ultimo film di Vanzina, Troiano tornerà presto in tv con Bell’Italia in viaggio.

Come e quando nasce questo spettacolo?

"Dopo La camera azzurra, commedia noir portata anche a Riccione, col produttore si è deciso di continuare a lavorare insieme. Abbiamo cercato dei testi e letto Il Dio bambino che mi aveva proposto, sono rimasto folgorato, perché è un testo straordinario, di un immenso Gaber e di Luporini. Per questo abbiamo intrapreso questo viaggio con Gaglione, regista altrettanto eccellente, fine conoscitore ed esperto di Gaber".

A cosa allude il titolo?

"Si riferisce al fatto che tutti noi maschi abbiamo dentro questo eterno ragazzino, un Peter Pan che fatica ad andare via. Per me è giusto che resti, anche se in alcune cose della vita il bambino si deve mettere da parte, mentre quello di Gaber è molto preponderante. Il testo insegna che a un certo punto è la vita che ti fa diventare adulto a prescindere dalla propria volontà".

Quindi cosa racconta?

"Una storia d’amore, un incontro tra un uomo e una donna e le varie vicissitudini di questa coppia, l’innamoramento, la crisi, i bambini, la voglia di ritornare insieme, di separarsi, è insomma un tema universale, un evergreen proprio perché al centro c’è l’amore".

L’ambientazione è particolare?

"La genialità di Gallione sta nel mettere in scena questo testo come se il nostro protagonista stesse raccontando questa storia, teatro della narrazione che è il teatro di Gaber, alla fine di una festa e come se la vita fosse una festa. In scena ci sono tavoli, stelle filanti, fiori, champagne e bicchieri in un non luogo. Lo spettacolo è per tutti, nonostante Gaber fosse un raffinato intellettuale era nazionalpopolare". Su cos’altro lavora?

"Su La7 presento Bell’Italia in viaggio, programma in onda per il terzo anno, quindi da aprile; finita la tournée teatrale, andrò a scoprire le bellezze del nostro Paese pieno di luoghi sorprendenti. Le puntate saranno trasmesse da fine giugno".

Ha intanto preso parte al film Tre Sorelle di Vanzina.

"L’aver fatto parte di un suo film mi fa sentire un privilegiato, anche perché poi è anche un caposaldo del cinema italiano, ne ha tracciato la storia. Con lui è nata una bella amicizia".

Rieccola a Riccione. Per lei c’è un piccolo cruccio...

"Purtroppo non ci sono mai venuto da giovane, perché i miei non mi hanno mai lasciato venire. Sono contento di poterci tornare ora".

Nives Concolino