MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Poste, il Comune contro i tagli: "Sei uffici chiusi al pomeriggio. Grave danno per riminesi e turisti"

Orari ridotti per alcuni sportelli in centro e in zona mare: la riorganizzazione fa infuriare il Comune. Sadegholvaad e Bragagni: "In città come la nostra il servizio in estate va potenziato, non ridimensionato".

Orari ridotti per alcuni sportelli in centro e in zona mare: la riorganizzazione fa infuriare il Comune. Sadegholvaad e Bragagni: "In città come la nostra il servizio in estate va potenziato, non ridimensionato".

Orari ridotti per alcuni sportelli in centro e in zona mare: la riorganizzazione fa infuriare il Comune. Sadegholvaad e Bragagni: "In città come la nostra il servizio in estate va potenziato, non ridimensionato".

Tre uffici postali, quelli di Vergiano, Corpolò, San Lorenzo in Coreggiano, chiusi da gennaio. E ora altri, "di cui alcuni in centro e in zona mare, che lavorano a singhiozzo in piena estate". La misura è colma. Per questo il sindaco Jamil Sadegholvaad e l’assessore ai servizi civici Francesco Bragagni prenderanno carta e penna, per protestare contro la riorganizzazione estiva degli uffici decisa dalle Poste. I tagli interessano 6 uffici: "Quello di via Bissolati (San Giuliano) sarà chiuso per 15 giorni tra luglio e agosto, quello di Santa Giustina per 11 ad agosto. Chiusi poi al pomeriggio gli uffici di via Marecchiese e via Euterpe (dal 6 al 29 agosto), quello di via Gambalunga e a Miramare per 18 giorni consecutivi a luglio (dal 7 al 25) e per 25 ad agosto (dal 6 al 29). E l’ufficio di Viserbella è ancora aperto solo 3 giorni a settimana come accadeva in periodo Covid". Se la riorganizzazione estiva degli uffici "è comprensibile – dice Bragagni – le scelte adottare non sono in linea con le reali esigenze di una città come Rimini, che in estate moltiplica in modo esponenziale le presenze grazie ai turisti". In particolare, "la chiusura per tanti giorni degli sportelli di via Gambalunga e a Miramare è eccessiva" visto il numero di utenti, "ed è in contrasto con il decreto del 2007 citato proprio da Poste nella comunicazione dei nuovi orari estivi". Quel decreto (firmato dall’allora ministro Gentiloni", "specifica – ricorda Bragagni – come non si possa applicare riduzione giornaliera e oraria degli uffici postali nei comuni a prevalente vocazione turistica". Al contrario, "è previsto in quel decreto che si possa potenziare il servizio nei comuni turistici".

"Come già avvenuto con la chiusura degli uffici postali di Corpolò, Vergiano, San Lorenzo in Corregiano – rincara la dose il sindaco – anche in questo caso ci troviamo di fronte a una decisione di Poste tutt’altro che condivisa e sulla quale non c’è stato alcun tipo di confronto". Questione di metodo, oltre che di merito. Ecco perché Palazzo Garampi protesterà ufficialmente contro Poste, chiedendo di rivedere subito gli orari estivi degli uffici. "Poste italiane ha una responsabilità sociale, essendo garante dei servizi a favore della comunità e del territorio. Non ci stiamo, protesteremo contro i tagli". E sarà una raccomandata... di rabbia.

Manuel Spadazzi