Prende scossa sul terrazzo a Cattolica e diventa balbuziente

Il proprietario del condominio è finito sotto processo

I soccorsi

I soccorsi

Cattolica (Rimini), 14 gennaio 2019 - Prende  la scossa sul balcone di casa e rimane balbuziente. Vittima dell’incidente, un 50enne, residente a Cattolica, il quale ha riportato lesioni permanenti al linguaggio da «post elettrocuzione». Ora alla sbarra davanti al giudice di pace, accusati di lesioni, ci sono i due titolari dell’impresa di costruzioni, entrambi residenti a Tavullia, nel Pesarese, che sono anche i proprietari dell’immobile. L’uomo, difeso dall’avvocato Stefano Caroli, si è costituito parte civile, pronto a chiedere i danni per quello che gli è successo.

I fatti risalgono al marzo del 2016, a San Giovanni in Marignano. Secondo la denuncia presentata dalla vittima, quel giorno, poco dopo le 14, l’uomo si trovava sul terrazzo, appoggiato con la mano alla ringhiera di metallo del terrazzo, dove si trovava anche la lavatrice. Improvvisamente era arrivata la scarica elettrica, talmente violenta da farlo cadere a terra e lasciarlo tramortito. Subito soccorso, era stato trasportato all’ospedale Ceccarini di Riccione, ma quando si era svegliato aveva scoperto con orrore che qualcosa in lui era ‘cambiato’: era diventato balbuziente. I medici avevano diagnosticato la «comparsa e persistenza di balbuzia post elettrocuzione», con una prognosi iniziale di un giorno.

La speranza che si trattasse però di un problema temporaneo, si era infranta nei giorni successivi. Le lesioni riportate dalla scarica elettrica, avevano provocato l’insorgenza di disturbi del linguaggio da stress post-traumatico, e il passare del tempo non aveva migliorato la situazione. A quel punto, il 50enne aveva presentato una denuncia-querela nei confronti dei proprietari dello stabile. Dagli accertamenti svolti dagli inquirenti, la ditta di costruzioni aveva omesso di adeguare l’impianto elettrico dell’abitazione e di adottare le necessarie misure di sicurezza, quali l’installazione della messa a terra che avrebbe provocato la dispersione, finendo con il ‘fulminare’ l’uomo. I due pesaresi sono ora imputati di lesioni, e compariranno davanti al giudice di pace.