
Gli hotel registrano un lieve aumento di richieste ma tutto dipenderà dal meteo e dai prezzi
Tris di ponti aspettando le prenotazioni. Quest’anno la Pasqua sarà alta, il 20 aprile, una ventina di giorni più tardi rispetto a un anno fa. Le aspettative del settore ricettivo sono alte, ma al momento le prenotazioni appaiono più caute. "Stiamo andando meglio rispetto a un anno fa di alcuni punti percentuali - premette il presidente di Federalberghi, Claudio Montanari -, ma è evidente che ci siano aspettative importanti. Credo tuttavia che dobbiamo avere pazienza. Essendoci tre ponti importanti uno attaccato all’altro (Pasqua, 25 aprile e I Maggio), dobbiamo valutare il periodo nella sua interezza. Saranno due settimane importanti e i conti si faranno alla fine. Tant’è che a quanto vediamo, sta andando bene la richiesta sul Primo Maggio quando potremo contare anche sugli eventi sportivi al Playhall, un contenitore molto importante e con una buona programmazione di eventi e manifestazioni".
Rispetto al 2024 si sentirà meno la concorrenza delle località di montagna. Un vantaggio anche secondo il presidente Montanari, che tuttavia pone il tema del meteo. Ad ogni Pasqua il cielo è determinante nelle scelte dei turisti, e anche quest’anno la cosa si ripeterà. "Essendoci tre ponti ravvicinati è presumibile che le persone che possono decidere il periodo in cui partire, attendano prima di scegliere quando prenotare. Penso che ce la giocheremo negli ultimi 10-15 giorni". A frenare le prenotazioni per la Pasqua sono anche i prezzi, più alti rispetto ai ponti successivi. "Speriamo che le prenotazioni non arrivino troppo sotto data - dice Bruno Bernabei di Costa Hotels e Food in tour -, altrimenti si rischia la corsa ad abbassare tariffe e sarebbe un male. Certo è che nei ponti primaverili la clientela sarà italiana, e come sappiamo le capacità di spesa degli italiani ha posto più di un problema negli ultimi anni. Dovremmo caratterizzarci per più tipologie di prodotto turistico che possano attirare un pubblico variegato, questo ci aiuterebbe molto a combattere anche il meteo. Bene le manifestazioni sportive, ma serve anche altro".
Al momento le strutture che si presentano sui principali portali per il periodo di Pasqua non arrivano alle duecento, ma il numero sale sopra questa soglia se si guarda al Primo maggio.
Con l’arrivo della primavera torna il dibattito sugli affitti brevi. Sui social le offerte abbondano, e in città il numero degli alloggi registrati cresce in modo esponenziale. "Non vogliamo fare una battaglia nei confronti di questa forma di ricettività - premette Montanari -, ma la concorrenza non può essere sleale". Per questo Federalberghi ha chiesto al Comune "un incontro da tenere con la Questura. Crediamo che sia oggi necessario avviare in vista della stagione un’attività di controllo e per fare questo chiederemo la ratifica di un protocollo di sicurezza".
Andrea Oliva