Primo faccia a faccia, saltano i nervi ai candidati

Due ore di botta e risposta al teatro di Coriano: Ugolini perde le staffe e litiga con il pubblico, Godi e Paolucci lo punzecchiano

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Saltano i nervi nel primo confronto tra candidati a Coriano. In un Teatro Corte gremito il quarto candidato diventa il pubblico, che non ci sta a stare zitto, in ascolto. Non semplice per i conduttori di Icaro Tv - che ha trasmesso il confronto - gestire il pubblico, soprattutto la parte legata alla minoranza, avversaria dell’amministrazione e del candidato sindaco Gianluca Ugolini per Progetto comune. Stuzzicato, Ugolini, perde le staffe. Si alza in piedi aprendo un confronto con Aldo Sampaolo in prima fila. Volano le parole, "li hai denunciati e ora stai con loro" urla il candidato, "vergognati", mentre la replica, almeno in televisione, non si sente. Oreste Godi per Coriano sinistra unita punge, "non si può perdere la pazienza in questo modo". E non finisce lì perché il candidato di Progetto comune resta nervoso e quando Cristian Paolucci di Coriano futura sottolinea il suo essere antifascista ecco che Ugolini riprende la parola per dire: "Questa cosa del fascismo è una ca…". Termina così una serata durata un paio d’ore dove le proposte non sono mancate. Candidati preparati che sono entrati anche nel merito delle proposte nonostante i tempi ridotti per le risposte. Ugolini è il più tecnico e pragmatico, soprattutto quando si tratta di termini legati ai lavori pubblici e all’edilizia. Snocciola numeri, bandi e interventi ed è lui ad anticipare gli attacchi punzecchiando Paolucci sulle proposte del candidato di centrosinistra. "Un asilo nido nei primi cento giorni di governo è impossibile. Collegare le frazioni con navette è un sogno non so dove prenderebbero tutti questi soldi. Collegare le frazioni con ciclabili significherebbe spendere 10-12 milioni di euro". Paolucci non è certo rimasto a prenderle. Il Comune da "riaprire" è solo il primo argomento per attaccare l’amministrazione uscente e scaldarsi. Poi si passa poi al nido: "Sei mesi fa per voi non era necessario e in campagna elettorale avete presentato 15 posti da settembre". Fino ad arrivare alla casa anziani che Ugolini ha definito un lager, "chiuderla ha permesso di risparmiare 800mila euro", mentre per Paolucci, "se ci sono problemi si affrontano non si chiude una struttura togliendo un servizio, soprattutto agli anziani". Godi è rimasto il più calmo rimanendo nel merito. Ha contestato lo spostamento della casa della salute. "Il vecchio edificio era fatiscente perché si è permesso lo diventasse. E quello attuale ha spazi limitati e non è una eccellenza". Paventando lo stesso futuro per lee scuole "anch’esse stanno decadendo e vanno sistemate dove sono, non accorpate in due poli come vorrebbe Ugolini". Un botta risposta continuo con Paolucci a parlare di caro mensa e Ugolini a smentire. Arrivando all’antennone che Godi ha definito lo ‘spinellone’, "praticamente un monumento vivente" al sindaco uscente. Godi e Paolucci lo vogliono togliere, allontanandolo dal castello. Ugolini ha parlato di atti fatti con massima trasparenza. Repliche e controrepliche continue anche sull’impiantistica sportiva con Ugolini a contestare le passate amministrazioni e Paolucci a dire che "in dieci anni non avete fatto nulla". Poi arriva il gong.

Andrea Oliva