Riccione (Rimini), 2 febbraio 2018 - Il docente, 46enne di Pesaro va ai domiciliari. Non in casa sua, ma in quella dove vivono i genitori. La decisione per non fare entrare in contatto il professore con il figlio e con la ragazzina stessa.
L'uomo è accusato di aver inviato alla ragazzina un file audio con esplicite richieste sessuali, poi circolato tra vari telefonini nella scuola. L'indagine è nata dalla segnalazione del preside dell'istituto che aveva raccolto a sua volta quella di alcune mamme.
Il Gip del tribunale di Rimini ha sciolto la riserva ed è stata comunicata nella tarda mattinata agli avvocati della difesa, che dopo l'arresto avevano presentato l'istanza. Nell'interrogatorio di garanzia l'insegnante aveva escluso qualsiasi tipo di approccio fisico con la ragazzina. Ha ammesso lo scambio di messaggi, riconoscendo di aver fatto "uno sbaglio"
I genitori della 15enne che avrebbe avuto rapporti sessuali con il suo insegnante, hanno deciso di non fare domande alla figlia, almeno per ora. Il suo equilibrio psicologico, dicono, è molto fragile, al punto da essere seguita da uno specialista. Una bufera che ha travolto due famiglie, da una parte quella della ragazzina che non ha mai avuto il minimo sospetto, dall’altra quella del professore pesarese arrestato e difeso a spada tratta dalla moglie, sicura che non può essere vero.