Riccione, prof manda sms hard all'alunna. "Sesso con un'altra studentessa"

La giovane protagonista, 15 anni, conferma la relazione e ora spunta un altro testimone che studia nello stesso istituto. "E' recidivo".

Una scena di American Beauty

Una scena di American Beauty

Rimini, 30 gennaio 2018 - Il prof nella bufera per la relazione con un’alunna di 15 anni potrebbe essere recidivo. Nell’inchiesta spunta infatti un altro testimone, un alunno della stessa scuola che avrebbe raccontato agli inquirenti che non era la prima volta che l’insegnante in questione aveva una storia con una studentessa.

AGGIORNAMENTO: Arrestato il prof a luci rosse

Era già accaduto in passato, dice, ma non è chiaro se all’epoca la giovane fosse già maggiorenne. Questa sarebbe già stata sentita dalla Polizia e avrebbe smentito di avere mai avuto a che fare con lui «in quel modo». E sempre lo stesso ragazzino, avrebbe sostenuto di avere sorpreso in un aula il professore e la 15enne, mentre si scambiavano effusioni.

La squadra mobile sta lavorando in queste ore per ricostruire il quadro preciso di questa storiaccia che deve ancora vedere la fine. Il docente, 45 anni, residente a Pesaro, non è ancora stato sentito dagli investigatori, e mentre subito dopo lo scoppio della ‘bomba’ si era ripresentato in classe, ieri invece si è preso un giorno di ferie.

Quando alla giovane protagonista, non è mai apparsa pentita di quello che lei stessa ha definito «una relazione sentimentale», rivendicando anzi il suo diritto a consumare la sua vita come vuole. Incluso fare sesso con il suo insegnante. Sempre lei, a confessare candidamente e con orgoglio ai poliziotti i rapporti sessuali con l’uomo, e fino a ieri i suoi genitori non avevano sporto alcuna denuncia. 

A essere inferocite sono invece le mamme degli altri studenti. Soprattutto quelle che hanno ascoltato i file audio che il prof avrebbe inviato alla ragazzina. Messaggi fin troppo hard che la 15enne, nonostante gli ammonimenti di lui («basta che nessuno ci scopra»), non era riuscita a tenere per sé.

Troppo fiera di quella relazione, li aveva girati anche ad alcune amiche, con la consegna del silenzio. Che ovviamente non era stata rispettata. Nel giro di pochi giorni, le chat degli studenti di tre istituti erano diventate bollenti: tutti avevano letto tutto. Ma quando quei file erano arrivati alle orecchie dei genitori, era successo il finimondo. Alcuni di questi si erano precipitati come furie dal preside chiedendo di fare chiarezza.

Il dirigente aveva chiamato subito la Polizia, sperando ardentemente che si trattasse di una delle tante leggende metropolitane che nascono sul web. Ma l’illusione è durata poco. Uno dei protagonisti ha confermato tutto per filo e per segno. Adesso parlare tocca al professore.