Profughi Rimini, notte in casa famiglia per i 50 migranti arrivati in città

Sono stati accolti nelle strutture della Papa Giovanni XXIII tra Rimini, Forlì, Lugo e Mercatino Conca, grazie al cordone umanitario gestito dal ministro Salvini

L'arrivo dei profughi a Pratica di Mare

L'arrivo dei profughi a Pratica di Mare

Rimini, 15 novembre 2018 - Hanno passato la loro prima notte alla Papa Giovanni XXIII. Stanchi, "stremati dal lungo viaggio e dalle sofferenze subite in Libia", ma finalmente felici. Sono i profughi atterrati ieri dal Niger all'aeroporto di Pratica di mare con il corridoio umanitario gestito dal ministro dell'Interno Matteo Salvini con la comunità riminese.

Ieri notte intorno all'una 50 dei 51 profughi (un minore è rimasto a Pratica di mare) sono arrivati a Rimini, dove hanno passato la loro prima notte accolti dalla Papa Giovanni. Poi, al mattino, sono stati portati nelle varie case famiglie che si occuperanno della loro accoglienza e integrazione.

Alcuni sono stati trasferiti a Forlì, altri a Lugo, altri sono andati in Piemonte, mentre alcuni sono alloggiati in una struttura della Papa Giovanni XXIII a Mercatino Conca (nel Pesarese) in attesa che si liberino i posti in un'altra struttura riminese.

Lo sbarco dei profughi a Pratica di Mare

Solo a Rimini, attualmente, sono più di una ventina i profughi accolti. Tra loro ci sono sudanesi (la maggior parte), etiopi, eritrei, somali. "Abbiamo tantissime donne e bambini, e alcune intere famiglie, compresa una (sudanese) composta da padre, madre e cinque figli", raccontano dalla Papa Giovanni.

Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Papa Giovanni, spiega come l'obiettivo di questa operazione condotta attraverso il corridoio umanitario sia "accogliere per davvero le persone, integrarle. Cercheremo di trovare un lavoro ai capifamiglia e di dare un'istruzione ai minori".

Il corridoio umanitario che ha visto arrivare 51 profughi dal Niger, che prima erano rinchiusi in centri di detenzione in Libia, è stato il primo gestito da Salvini. "Ma ce ne saranno altri entro l'anno", assicura Ramonda.