Profughi, emergenza senza fine "Fare di tutto per evitare le tendopoli nelle città"

Boom di arrivi nel Riminese: l’appello degli operatori che si occupano di accoglienza. La Papa Giovanni XXIII: "Quasi impossibile trovare nuove strutture nel nostro territorio".

Profughi, emergenza senza fine  "Fare di tutto per evitare  le tendopoli nelle città"
Profughi, emergenza senza fine "Fare di tutto per evitare le tendopoli nelle città"

Numeri che crescono inesorabilmente, settimana dopo settimana. Sono quelli dei profughi arrivati in Italia da Nord Africa e Medio Oriente. Un’ondata che sembra non volersi arrestare e che, a Rimini così come nel resto d’Italia, sta mettendo in seria difficoltà il sistema di gestione dell’accoglienza. Nella nostra provincia nell’arco di alcuni mesi le cifre sono praticamente raddoppiate: dai 568 migranti di aprile siamo passati agli oltre 900 della scorsa settimana (inclusi 190 ucraini). Ieri scadevano i termini del nuovo avviso esplorativo indetto dalla Prefettura di Rimini e rivolto ad operatori economici in grado "di provvedere all’immediata accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale". Un ulteriore bando riguarda invece "l’apertura di un centro di accoglienza per minori non accompagnati".

Nel Riminese le realtà che hanno le carte in regola per occuparsi di accoglienza non mancano. A mancare all’appello sono piuttosto le strutture adatte ad ospitare i profughi. "Le nostre sono già al completo e ne stiamo cercando disperatamente di nuove per assorbire la domanda che cresce ogni giorno di più – spiega Gianpiero Cofano, segretario generale della comunità Papa Giovanni XXIII –. Le Prefetture, inclusa quella riminese, stanno compiendo uno sforzo immane per gestire nel migliore dei modi una situazione d’emergenza come non la si vedeva da diversi anni. L’obiettivo è quello di evitare in tutti i modi di ritrovarci con le tendopoli impiantate nelle nostre città, come già avvenuto in alcune zone d’Italia". Il primo nodo da risolvere riguarda proprio il reperimento degli immobili. "Non è semplice trovarli – prosegue Cofano –. Quelli situati nelle zone periferiche dell’entroterra, presentano carenze dal punto di vista dei trasporti e dei collegamenti. Le strutture più centrali hanno invece un problema legato al costo degli affitti, difficile da compensare con gli stanziamenti pro-capite del Ministero". Intanto oggi il tema dei profughi sarà al centro di un vertice con tutti i sindaci della provincia. "Ognuno deve fare la sua parte per migliorare l’accoglienza e i servizi – dice l’assessore del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda –. Vogliamo sederci attorno ad un tavolo per ascoltare le esigenze di tutti e poi ragionare insieme sulla strategia da adottare".

l.m.