"Pronto a fare l’ambasciatore di Riccione"

Cecchetto si propone alla Angelini: "Per me sarebbe il massimo. Il centenario? Bisogna creare un vero palinsesto di eventi"

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Claudio Cecchetto, ora consigliere comunale, non stacca il cordone ombelicale che da decenni lo lega a Riccione. Anzi, potrebbe diventarne il brand ambassador, coordinatore degli eventi del centenario: svanito il sogno di diventare sindaco, non disdegnerebbe questo ruolo. E lo dice chiaramente.

Nel caso venga coinvolto dall’amministrazione comunale, si dice pronto a partire: intende quindi collaborare?

"Mi sono reso disponibile, ma la collaborazione si fa in due: sono in consiglio, se c’è la possibilità figuriamoci se non collaboro. Per Riccione questo e altro, mi ero candidato a sindaco per la città".

Tra scrosci di applausi in consiglio ha posto l’accento sul centenario, cos’ha in mente?

"Il compleanno deve valicare i confini della provincia di Rimini, dev’essere conosciuto in tutta Italia. Bisogna trovare un’idea valida, pensando soprattutto che dura un anno, dall’ottobre del 2022 all’ottobre del 2023. Occorre ideare un vero e proprio palinsesto, questo è anche un pretesto per cominciare a fare prove di allungamento di stagione".

Ma al compleanno mancano tre mesi.

"Per me questo non è assolutamente un problema, è chiaro poi che l’appetito viene mangiando, le idee migliorano con l’occasione. Se mi accendono, parto come un razzo, io sono sempre pronto, anzi se mi sono candidato è perché ero già pronto".

Ne ha parlato con l’amministrazione?

"Ancora no, ho accennato qualcosa in consiglio, ho visto che la cosa è stata apprezzata e probabilmente a breve ci vedremo per riparlarne".

Dunque pronto a ideare e a coordinare?

"Sono cose che a me piace fare, soprattutto organizzare qualcosa di eclatante che rimanga memorabile come la maggior parte delle cose che ho fatto, mi piacerebbe fare altrettanto per i 100 anni di Riccione".

Insomma, gradirebbe il ruolo di brand ambassador?

"È chiaro, l’ho detto prima e durante la campagna elettorale. Riccione è un brand molto conosciuto, ma va rinforzato, non ci si deve beare del successo avuto, questo piuttosto deve aiutare ad avere nuove idee, in questo caso, per ridiventare Riccione. Accetterei, un ruolo di questo tipo sarebbe il massimo, ma non metto certo le mani avanti, la direzione artistica è il mio pane, l’ho già dimostrato nella mia vita, non mi sto discostando da quello che ho fatto finora".

Tra chi ha sostenuto la sua candidatura c’è qualche borbottio per i contatti rallentati, ha ancora contatti con le sue liste?

"C’è stata una partenza, che ha fatto scoprire problemi ed eccellenze. Nel mio gruppo ne ho avute alcune ottime che cercherò di non perdere. Le migliori saranno utilizzate".

Siede in minoranza, ma con gli sta. Chi appoggia?

"In vita mia non ho mai fatto opposizione, ma proposizione, sono un collaborativo e così mi pongo nei confronti di chi vuol bene a Riccione".

Anche verso la maggioranza?

"È logico: se vuole bene a Riccione, come penso, sì. Spero che le cose per questa città vadano al meglio".

Nives Concolino