Rimini, pugno di ferro, multe da 10mila euro a clienti e prostitute

Invasione di giovanissime romene nella zona sud: il Comune al lavoro per una nuova ordinanza

Prostitute a Rimini (foto Bove)

Prostitute a Rimini (foto Bove)

Rimini, 15 marzo 2017 - Arriva la bella stagione ed, immancabili, arrivano anche loro, le lucciole. Ogni anno sempre più giovani e sempre diverse, pronte a contendersi spicchi di lungomare. La zona sud di Rimini, da Marebello a Rivazzurra passando per Bellariva, è già stata ‘colonizzata’ da una trentina di ragazze, in massima parte romene.

Basta fare un giro sul lungomare di sera per vederle all’opera. Ma qualcuna scende «al lavoro» già nel primo pomeriggio. E le lamentele tra i residenti della zona sud non mancano. «Non le vogliamo qui», hanno già fatto sapere, bussando alle porte dei consiglieri comunali della zona, primo fra tutti Mirco Muratori, ex fondatore ed anima del Comitato ‘Miramare da amare’ ed ora seduto in consiglio comunale come rappresentante del patto civico.

«Ci stiamo già attrezzando _ fa sapere Muratori – come Comune siamo già al lavoro per far fronte al problema con tutti i mezzi che la legge ci mette a disposizione. Vogliamo liberare le zone turistiche dalla presenza delle prostitute e per farlo dobbiamo colpire il portafoglio dei clienti. E non con multe da 50 o 200 euro. Dobbiamo alzare il tiro». Ed a Palazzo Garampi hanno già un’idea: applicare alla lettera l’articolo 527 del codice penale, ossia il reato di «atti osceni in luogo pubblico» che è stato depenalizzato, ma prevede una multa da diecimila euro.

«Vogliamo applicarla a prostitute e clienti in modo da far crollare la domanda – dichiara il consigliere comunale –. Ci siamo già riuniti più volte in queste ultime settimane con un tavolo di confronto e questa idea sta prendendo sempre più piede. Recentemente sono state date multe a Imola e Novara a clienti e lucciole. Vogliamo metterlo in pratica da noi. Credo che chi va alla ricerca di sesso a pagamento, ci penserà su due volte se rischia di dover sborsare 10mila euro per una multa. Useremo tutte le armi che la legge ci dà per rendere la vita impossibile alle signorine che si vendono sul nostro lungomare». Tornerà in vigore anche l’ordinanza del sindaco, sempre in ottica di contrastare il fenomeno del meretricio su strada.

Le giovanissime romene però non demordono e sono sempre più «aggressive».

«Si viene abbordati in pieno giorno», raccontano alcuni residenti di Marebello, «offrono prestazioni di ogni tipo anche di fronte a compagne e figli. Bisogna arginare questo fenomeno, soprattutto in vista dell’estate. Non vogliamo che i turisti fuggano perchè assediate dalle lucciole».