"Non ci sembra giusto che Bellaria resti senza servizio di salvamento da lunedì. Per le caratteristiche della nostra costa (il tipo di fondale, gli scogli) e considerata la presenza di tanti turisti in Riviera tuttora, necessitava ancora del servizio". Replicano così i marinai di salvataggio di Bellaria Igea Marina alla scelta del Comune di non prorogare il servizio. Negli altri comuni del Riminese è stato esteso fino al 18 settembre, a Bellaria terminerà domani. "Questa decisione lascia una grande amarezza – attaccano Cgil e Cisl – In altri comuni la durata del servizio è stata allungaa. Solo a Bellaria no: è incomprensibile. Chiediamo una nuova ordinanza". Il sindaco Filippo Giorgetti rimane fermo sulla sua scelta: "Non è una questione politica, ma dettata dai tempi. Come me altri sindaci erano dubbiosi se prolungare o no il servizio. Non sono mutate le condizioni rispetto a inizio anno, non ci sono particolari eventi che possano portare altri turisti in spiaggia. Ho sentito le categorie economiche per analizzare flussi e presenze. Quasi tutti gli hotel chiuderanno tra l’11 e il 15 settembre. Saranno i titolari degli stabilimenti a controllare lo specchio d’acqua davanti al proprio bagno. Per il prossimo anno potremmo ripensare all’ordinanza per tutta la costa e sarò il primo a sostenere la proposta di anticipare di 7 giorni l’inizio del servizio di salvamento e posticiparne, sempre di una settimana, la fine. Ma questa decisione va presa con previsione e cognizione. Oggi decidere all’ultimo momento causerebbe solo costi aggiuntivi e senza una vera promozione del servizio. Abbiamo più turisti e attività aperte nell’ultima decade di maggio: perché non ci si è preoccupati di attivare il servizio in anticipo? Strano poi che la richiesta, che avviene ogni anno, sia stata accolta proprio stavolta a pochi giorni dalle elezioni…".
Rita Celli