Protezione civile, un anno in prima linea

Il bilancio del gruppo guidato da Fabio Scarpellini, che ha visto raddoppiare i volontari ’grazie’ all’effetto Covid

Migration

Fine settimana al porto per liberarlo da una serie di tronchi trasportati dalla corrente, che rischiavano di mettere in pericolo le barche. L’ennesimo intervento, in questo pesantissimo 2020, dei volontari della Protezione civile. Più che raddoppiati di numero in meno di 12 mesi, grazie all’effetto Covid. "Oggi siamo quasi una cinquantina, 47-48 volontari operativi – spiega il responsabile cittadino, Fabio Scarpellini –; prima del Covid eravamo una ventina. E tutti i nuovi sono stati abilitati con i corsi base di protezione civile, fatti a ottobre". "Gran parte dei nostri interventi sono stati collegati al Covid – aggiunge –; fanno eccezione 5-6 rimozioni di tronchi d’albero nel porto, come quello dei giorni scorsi, e una decina di interventi di taglio rimozione dei piante cadute per vento o fortunali. Il tutto sempre insieme alla polizia municipale".

Quanto al Covid, i volontari hanno distribuito per mesi cibo e vestiti a domicilio (i farmaci erano a cura della Croce Blu). Nella prima fase, dal 13 marzo al 25 maggio, i giorni di operatività sono stati ben 74, con 76 volontari impiegati, dieci ore in media di servizio al giorno; una ventina di volontari operativi quotidianamente. Il totale delle ore di servizio nella prima fase è di 12.726. Svolti 55 servizi di consegna di libri per la biblioteca (275 in tutto); 54 computer consegnati per l’Istituto comprensivo, grazie a cinque giorni di lavoro da parte di cinque volontari, con due mezzi. Delle vere ’camionate’ di materiale. Ammontano - sempre nella prima fase, a primavera - a 585 le consegne di pacchi alimentari a indigenti o anziani; otto pasti al giorno portati nelle case, per 32 giorni; imbustate e consegnate porta a porta 15.500 mascherine a 7.000 famiglie, da parte di cinque equipaggi impegnati per sei giorni; altre 19.550 mascherine imbustate e consegnate in un secondo step, questa volta non a domicilio ma in quattro punti in strada. Servizio di info point in via Ravenna svolto per 525 ore; messaggi con auto munita di altoparlante: 12.375 chilometri, con tre mezzi. Il totale dei km percorsi in 75 giorni è 33.750; 1.800 le ore di segreteria operativa. Nella seconda fase dell’emergenza Covid, in autunno, svolti (da metà ottobre a oggi) 36 servizi per consegna libri a domicilio in collaborazione con la biblioteca comnale; sei servizi consegna computer e materiale didattico in collaborazione con l’Istituto comprensivo Bellaria; sedici interventi sul territorio per taglio di alberi caduti e recupero tronchi all’interno del portocanale (quelli già citati); 47 giornate di veglie meteo in occasione di pre allertamento o allertamenti del servizio regionale.

Mario Gradara