Publiphono non chiuderà "Ma i bagnini ci aiutino"

Stagione finita per la ’voce della spiaggia’ di Rimini, la moglie di De Donato: "Torneremo nel 2023, lo faremo per Ugo. Gli operatori siano al nostro fianco"

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di Manuel Spadazzi

"Si è smarrito un bambino di 6 anni, indossava un costume rosso...". Anche ieri, ultimo giorno di servizio per questa stagione, la Publiphono ha ’alzato’ più volte la voce alla ricerca dei piccoli bagnanti che si erano persi, per la disperazione di mamme e papà. Il bilancio del 2022 è di quasi 800 segnalazioni "e sono tutte andate a buon fine". Grazie alla Publiphono sono stati ritrovati quasi 700 bambini (282 nel solo mese di agosto). Gli altri annunci sono stati fatti per anziani che non riuscivano più a ritrovare il loro stabilimento... Il primato delle ricerche spetta a un ragazzino di Bolzano di 11 anni. Lo scorso 26 giugno, mentre era in vacanza qui con la famiglia, si era allontanato al bagno 31 ed è stato ritrovato dopo sei ore di ricerche al bagno 125.

Per la Publiphono ieri si è chiusa una stagione particolare. La prima senza Ugo De Donato, storico patron della Publiphono, figlio di Renato, il fondatore della ‘voce della spiaggia’. Malato da tempo, Ugo si è spento il 21 agosto a 76 anni. Era nato nel 1946, lo stesso anno in cui il padre partorì la meravigliosa idea della Publiphono. Molti a Rimini in queste settimane, dopo la scomparsa di De Donato, si sono chiesti se il servizio proseguirà anche il prossimo anno. La moglie Silena, che ha preso completamente le redini dell’azienda, assicura: "La Publiphono sarà in servizio anche l’anno prossimo. E lo faremo anche per tenere vivo il ricordo di Ugo, che tanto ha dato alla Publiphono e alla città di Rimini". Purtroppo "ci sorprende come il nostro servizio, che è di pubblica utilità, a volte venga osteggiato". E tra i detrattori "ci sono anche alcuni bagnini". Tra la Publiphono e i balneari, negli ultimi anni, le tensioni non sono mancate. De Donato li aveva accusati di fare concorrenza sleale, piantando plance e tabelloni pubblicitari e portando via clienti alla Publiphono, arrivando a fare ricorso. "Perché la Publiphono possa andare avanti e continuare un servizio così prezioso per la spiaggia di Rimini – conclude la moglie di De Donato – è necessaria una maggiore collaborazione con i balneari".