Rimini, questionario ‘a luci rosse’ a scuola: è bufera

Scoppia il caso al Liceo Serpieri di Viserba dove è circolata un’indagine a supporto di una tesi di laurea. La protesta dei genitori: “Domande imbarazzanti sulla vita sessuale dei nostri ragazzi”

Il sondaggio non è della scuola, ma fa parte di una ricerca condotta nell’ambito di una tesi di laurea in psicologia

Il sondaggio non è della scuola, ma fa parte di una ricerca condotta nell’ambito di una tesi di laurea in psicologia

Rimini, 2 aprile 2023 – Un questionario hot al Liceo scientifico Serpieri ha scatenato la rabbia dei genitori. "Nessuno ci ha detto nulla, lo siamo venuti a sapere dai nostri figli" spiegano. A riassumere la situazione è il comitato Rete per la scuola che dà voce alle mamme e ai papà che ieri hanno visto i figli imbarazzati al ritorno da scuola.

Era il primo giorno di aprile, ma non si trattava di un pesce. "Ieri sono stati diffusi a scuola i Qr-code per partecipare al questionario, senza fare differenze tra maggiorenni e minorenni". Il sondaggio non è della scuola, ma fa parte di una ricerca condotta nell’ambito di una tesi di laurea in psicologia, questo è quanto i ragazzi si sono trovati scritto nei giorni scorsi sul sito del liceo tra le comunicazioni a loro dedicate.

"I nostri figli sono tornati a casa - spiega un gruppo di genitori del Serpieri - raccontando di un questionario strano e imbarazzante e quindi abbiamo provato a capire di cosa si trattasse provando a compilarlo. Il modulo dichiara in premessa che l’esplorazione è rivolta agli studenti del Serpieri dai 13 ai 20 anni, salvo poi nella domanda iniziale chiedere se si è maggiorenni: a chi dichiara no, non viene consentito di accedere alle domande; chi dichiara sì senza nessun tipo di controllo anagrafico va avanti. Ma perché allora sono andati anche nelle classi dei minori?". Ma il peggio, per mamme e papà deve ancora venire.

Sono le domande, che nulla lasciano trasparire all’immaginazione, ad avere fatto trasalire i genitori. "Il questionario introduce lo studente in un crescendo di assurdità, a partire dalla dichiarazione del genere tra cui compare un’opzione X, ben poco spiegabile scientificamente, frequenza e fine del guardare video pornografici, quali sostanze liquide escono dagli organi sessuali, domande sulle fantasie erotiche e sul desiderio sessuale, per poi entrare ancor più nell’intimo, chiedendo la propria percezione nell’atto sessuale, sui gusti sessuali. Da cornice al tutto, domande formulate eliminando il genere con l’uso dell’asterisco come lettera finale".

Nulla viene lasciato alla fantasia. Una parte delle domande si riferisce a conoscenze anatomiche degli organi di riproduzione. Poi viene la parte in cui si indaga la percezione degli studenti di se stessi in relazione agli altri con domande anche sui rapporti e le zone erogene. La scuola, con la comunicazione numero 506 ha precisato che l’indagine è anonima, la partecipazione è volontaria e non consente in alcun modo l’identificazione del partecipante. Tuttavia ai genitori le modalità con le quali è stato presentato il questionario agli studenti proprio non va giù.

"Le famiglie registrano come per l’ennesima volta, come accaduto l’anno scorso sul cambio di regolamento a loro insaputa per l’introduzione della carriera alias, ci sia la completa estromissione dalla vita della scuola su temi etici, delicati, che rendono palese come la direzione e forse il corpo docente vogliano estromettere i genitori, non chiedendo neppure loro le autorizzazioni previste per legge. Al dirigente e al collegio docenti del Serpier i chiediamo – concludono i genitori – che venga tolto immediatamente il qr code su tutte le porte delle aule e che l’educatrice cancelli tutte le risposte ricevute. Aspettarsi delle scuse ai genitori tenuti all’oscuro, sarebbe cortesia dovuta, ma sappiamo che non accadrà mai".