Rimini, la filmano mentre fanno sesso. Video hard nelle chat: due indagati

La ragazza è stata soccorsa mentre vagava in stato confusionale sulla strada provinciale. Sul cellulare dei 32enni i carabinieri hanno trovato le riprese condivise nella chat degli amici

Rimini, 1 dicembre 2022 - Secondo gli inquirenti, avrebbero condiviso con gli amici, in una chat privata, il video della loro gesta erotiche. Una clip dove li si vede consumare un rapporto sessuale con una ragazza appena ventenne, conosciuta quella sera in discoteca. La Procura di Rimini ha iscritto nel registro degli indagati due 32enni, difesi dagli avvocati Filippo Maria Airaudo e Claudio Caciagli. L’accusa a loro carico è quella prevista dall’articolo 612-ter del codice penale, cioè la diffusione illecita di immagini o video sessuale espliciti, il cosiddetto reato di "revenge porn". I due 32enni, in un primo momento, erano stati identificati dai carabinieri della compagnia di Riccione in quanto indiziati per violenza sessuale aggravata. Il sostituto procuratore Davide Ercolani, esaminato il filmato ritrovati sugli smartphone sequestrati, ha però ritenuto di far decadere l’accusa più grave, per la quale verrà chiesta l’archiviazione. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il rapporto sarebbe stato consenziente. Resta invece in piedi l’altra ipotesi, quella legata appunto alla diffusione del video.

Indagini affidate ai carabinieri di Riccione, coordinati dal pm Davide Ercolani
Indagini affidate ai carabinieri di Riccione, coordinati dal pm Davide Ercolani

La storia comincia a cavallo dello scorso Ferragosto. È l’alba, quando una pattuglia della polizia di Stato nota una ragazza che vaga in stato confusionale sul bordo di una strada provinciale di periferia. La giovane ha la memoria annebbiata e non sa nemmeno come abbia fatto ad arrivare fin lì, dopo aver vagato a piedi per diversi chilometri. Ricorda di aver trascorso la serata in una discoteca di Misano con amici e colleghi di lavoro, e di essere uscita da lì in compagnia di due ragazzi, conosciuti nel locale. Da quel momento in poi è il buio totale, intervallato solo da qualche flash confuso. La paura che si affaccia immediatamente nella mente dei soccorritori è che la ragazza possa essere stata vittima di violenza. Così viene accompagnata in pronto soccorso. La visita conferma che un rapporto è stato effettivamente consumato.

Le indagini vengono affidate ai carabinieri della compagnia di Riccione. È la stessa giovane, assistita dall’avvocato Stefano Caroli, ad indicare ai militari chi sono i due 32enni che l’hanno accompagnata fuori dalla discoteca, mostrando delle foto scattate quella sera stessa nel locale. I carabinieri sequestrano i telefonini dei due indagati, che vengono passati scrupolosamente al setaccio. Non ci vuole molto per far saltare fuori il video realizzato quella notte, a quanto pare all’interno dell’abitazione di uno dei due. La clip, si scopre, è stata fatta circolare in una chat. Motivo che è valso agli indagati l’apertura di un fascicolo per il reato di "revenge porn", mentre è invece venuta a decadere l’ipotesi della violenza sessuale, non essendoci allo stato attuale elementi che possano suffragare questa versione. Uno degli indagati, attraverso l’avvocato Caciagli, si è difeso sostenendo di non aver mai condiviso né foto né video. L’avvocato Airaudo, che assiste l’altro indagato, si è invece riservato di attendere il proseguimento delle indagini per poter valutare con attenzione tutti gli elementi.